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Imu su terreni agricoli: attesa per decisione Corte Costituzionale

Con una propria ordinanza, il Tar del Lazio, Sede di Roma, ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di costituzionalità dell´art. 1 del decreto legge n. 4 del 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 34 del 2015, per possibile violazione della riserva relativa di legge di cui all´art. 23 Cost. nella parte in cui, alle lett. a) e b), prevede l´esenzione dall´IMU agricola per i terreni ubicati nei comuni classificati totalmente montani o parzialmente montani (in tal caso, ove posseduti e condotti da coltivatori diretti e da imprenditori agricoli professionali) nell´elenco dei comuni italiani predisposto da Istat. Il giudizio era stato promosso su iniziativa di alcuni Comuni del Lazio contro il Ministero dell´economia e delle finanze.
La decisione del Tar
Secondo il T.A.R., dato che il decreto legge n. 4 del 2015, nello stabilire i criteri generale ai fini dell´esenzione Imu, aveva rinviato all´elenco Istat, era necessario accertare la presenza del rispetto della riserva di legge di cui all´articolo 23 del Costituzione.
Infatti, le disposizioni recanti i criteri sulla base dei quali era stato predisposto l´elenco Istat (articoli 1 e 14 legge n. 991/1952) erano stati abrogati dalla legge n. 142/1990.
Con la conseguenza che la classificazione dei Comuni era stata rimessa alla discrezionalità dell´amministrazione. Da ciò, appunto, la decisione del T.A.R..
In attesa della Consulta
Secondo l´Anci, "La decisione pone nelle mani della Consulta la decisione circa la legittimità del parametro utilizzato dal legislatore nel Dl 4/2015 per stabilire l´imponibilità o meno dei terreni agricoli montani e, di conseguenza, sull´intera vicenda legata all´Imu sui terreni agricoli per gli anni 2014 e 2015. Qualunque dovesse essere l´esito della pronuncia, la precarietà del dispositivo di imposizione dei terreni agricoli montani introdotto dal Dl n. 66 del 2014 e successivamente applicato con modalità diverse, viene di nuovo alla luce e costituisce l´oggetto di un´ennesima pronuncia giurisprudenziale contro l´operato dei ministeri che ha determinato rilevanti tagli di risorse a carico di molti Comuni di piccola dimensione a fronte di un gettito Imu stimato e acquisito per circa la metà. Mentre però per il 2014 una compensazione ai Comuni è stata data, seppur insufficiente rispetto al taglio subito, per il 2015 non è stato istituito finora, alcun sostegno finanziario statale. Dal 2016 invece l´esenzione Imu dei terreni montani torna al sistema vigente fino al 2013, con il ritorno al criterio contenuto nella circolare Mef n. 9 del 1993, che comporta l´abolizione del taglio delle risorse dei Comuni e si traduce quindi in una maggiore disponibilità del Fondo di solidarietà comunale pari a circa 270 milioni di euro".

 

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