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I Clienti? Molti ormai pagano in...natura. Dalle torte agli abiti passando per le galline, un avvocato si racconta.

Christian Berner, 47 anni, noto legale di origine svizzera ma da anni residente a Bergamo racconta alcuni simpatici casi che lo riguardano

A quasi 400 anni di distanza, scomodando I promessi sposi di Manzoni, un po´ come Renzo che portava in dono capponi all´avvocato Azzeccagarbugli, con la crisi che incalza a Bergamo c´è chi paga il proprio legale in natura. E in modo non molto diverso dal marito di Lucia: con torte fatte in casa, bottiglie di vino, galline nostrane (ancora da spennare), sacchetti di uova e riproduzioni di pergamene egiziane.

È il caso dei clienti dell´avvocato Christian Berner, 47 anni, noto legale di origine svizzera ma da anni residente a Bergamo (ha difeso, tra gli altri, anche alcuni poliziotti nel corso del maxi processo ultrà). Berner, penalista, segue le vicende più disparate e spesso riguardanti lievi disavventure: sono proprio questi i casi in cui gli assistiti si inventano i compensi più originali.
Come quello della donna della Bassa (a proposito di relazioni amorose come Renzo e Lucia) alle prese, nel 2015, con un marito insolvente: "È venuta da me spiegandomi che l´uomo dal quale si era separata dopo diversi anni di matrimonio, non provvedeva al pagamento degli assegni familiari e che in questo modo lei faticava a mantenere i figli – racconta l´avvocato – . Così abbiamo avviato la pratica. Avevo capito che non aveva una grande disponibilità economica, ma quando si è presentata nel mio studio con una torta di mele come prima parte del pagamento, sono rimasto a bocca aperta. Anche perchè non mi sono mai piaciute le torte di mele. Ma devo ammettere che quella era davvero deliziosa".

Quell´odiato (poi amato) dessert non era nulla rispetto a ciò che lo attendeva qualche mese più tardi, quando un anziano della Val Seriana lo deliziò con alcuni prodotti nostrani: "A quel simpatico settantenne era stata ritirata la patente di guida in quanto trovato positivo all´alcol-test, anche se a suo dire aveva bevuto solo un paio di bianchetti – prosegue Berner – e mi aveva implorato di fargliela riavere il prima possibile. Al contempo mi aveva anticipato che non aveva molto per pagarmi. Ebbene, la settimana successiva bussò alla mia porta e quando aprii vidi che aveva con sé due galline nostrane. Tra l´altro ancora da spennare. Le regalai a mia zia. Poi, ogni settimana, mi portava un sacchetto di uova: i miei parenti per mesi hanno mangiato frittate".

Ben più triste è stata la vicenda di Davide Leti, 66enne di Treviglio (LEGGI QUI), che a ottobre dello scorso anno si era rivolto al dottor Berner dopo che gli era stata pignorata la casa: "Ci eravamo dati appuntamento una mattina in un bar in centro a Bergamo – spiega con un pizzico di emozione – e volevo offrirgli la colazione mentre parlavamo del suo caso. Era talmente abituato a vivere in povertà, che si rifiutò categoricamente di prendere un cappuccino con brioche. Si accontentò di un bicchiere d´acqua. Era in attesa di essere sgomberato, mi disse che non aveva soldi per pagarmi e gli risposi che non c´era alcun problema. Mi promise di saldare quando avrebbe riottenuto l´appartamento e avrebbe venduto qualcosa. Purtroppo lo trovarono morto proprio in quell´abitazione, tutto solo, un paio di settimane dopo, a causa di un improvviso malore. Non nego che mi commossi".

Più recenti e più leggere sono le questioni di qualche settimana fa di un ragazzo bergamasco e di un quarantenne egiziano: "Il primo era alle prese con una violazione di Daspo e mi ha saldato con un paio di bottiglie di vino . Tra l´altro molto buono – sorride l´avvocato – . Il secondo con il mancato rilascio del permesso di soggiorno e mi ha pagato con la riproduzione di alcune pergamene del suo Paese di origine. Va be´, prendiamo pure quelle".

Un´usanza, quella di pagare i legali in natura, diffusa anche in Spagna. In particolare a Madrid, dove l´avvocato svizzero esercita in concomitanza con la nostra città: "A me non è ancora capitato, ma so che alcuni miei colleghi spagnoli vengono pagati con abiti tipici. Ne aspetto uno per indossarlo qua a Bergamo".

Fonte: Bergamo News art. Mario Paloschi 26 giugno.


 

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