Se questo sito ti piace, puoi dircelo così
L'autostima è l'apprezzamento che ognuno di noi da a se stesso. E' quello che pensiamo di valere, il nostro personale autogiudizio e/o autoapprovazione. Se pensiamo di valere tanto la nostra autostima sarà alta, se la percezione di noi stessi è invece scarsa, la nostra autostima sarà probabilmente più bassa.
Cos'è quindi l'autostima? E' una percezione di sé completamente soggettiva e per questo anche mutevole nel tempo. Infatti, a seconda della fase di vita in cui ci si trova, può cambiare. Ma da cosa è influenzata la valutazione che diamo a noi stessi? Sono tantissimi i fattori che la influenzano e determinano, fra questi ricordiamo i più importanti:
• Fattori affettivi: sono il nostro mondo relazionale, riguardano la nostra capacità di provare e ricevere sentimenti ed emozioni.
• Fattori cognitivi: sono la nostra conoscenza del mondo e dei suoi fatti, racchiudono anche le considerazioni tratte dalle esperienze vissute.
• Fattori sociali: sono il nostro modo di stare al mondo, dai piccoli gruppi ai più grandi, ed il ruolo e le funzioni che svolgiamo al loro interno.
Questi tre fattori a loro volta sono influenzati dalle nostre aspettative, dai nostri ideali, dalle nostre illusioni e disillusioni. Uno dei pionieri della psicologia, W. James, parla proprio di un Sé Ideale versus un Sé Reale, di quanto la percezione reale o ideale di sé sia influenzata dalla vicinanza o discrepanza fra i due. Più sarà irraggiungibile verosimilmente il progetto di Sé, più aumenterà la propria frustrazione, abbassando l'autostima; più saranno raggiungibili i traguardi prefissati meno saranno le insoddisfazioni e maggiore la valutazione che si darà a se stessi, ovvero l'autostima. Il "come siamo" se è molto distante dal "come vorremmo essere" può realmente portare ad una reale compromissione della percezione di sé. È necessario cercare di capire quanto realmente siano verificabili e sperimentabili i propri ideali per evitare di far sciogliere, come ali di cera al sole, l'idea di se stessi.
Per lo sviluppo di una buona autostima e, quindi, a priori anche di un Sé Ideale non esageratamente discrepante da un Sé Reale, è certamente fondamentale il ruolo svolto dalle figure di accudimento durante la crescita e lo sviluppo. Ad esempio, genitori molto ansiosi, apprensivi e iper-protettivi non permettono al bambino di prendere contatto con il mondo circostante né gli permettono di sviluppare in pieno le proprie risorse o la sperimentazione delle gratificazioni e delle sconfitte, poiché si pongono sempre loro come risolutori di conflitti o bisogni. Questi bambini molto probabilmente diventeranno degli adulti insicuri, incapaci di badare a sé e soprattutto incapaci di credere in sé.
Lo stesso vale per figure d'accudimento svalutanti e frustranti. Se non sono loro per primi a credere nelle qualità del proprio figlio difficilmente lo farà lui da solo.
I bambini a cui viene invece data l'opportunità di misurarsi con i propri successi e insuccessi sperimentano il senso di responsabilità delle proprie azioni e, soprattutto, sviluppano un'adeguata conoscenza dei propri limiti e risorse (il sé reale). Questi bambini cresceranno con una sana autostima, con la voglia e la volontà di non accontentarsi passivamente dei fatti della vita.
Migliorare la propria autostima da adulti è ovviamente possibile. Il lavoro terapeutico fondamentale è quello sulla percezione e immagine di sé, per capire da cosa sia minata e compromessa.
Il mio contatto e-mail per i lettori: Denebola Ammatuna
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Psicologa psicoterapeuta
Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.
Sono una psicologa, una psicoterapeuta di orientamento sistemico relazionale, ed una sessuologa clinica. Collaboro attivamente con la Questura di Ragusa da consulente esterno come ausiliario p.g., e da anni opero nel sociale con attività di volontariato di supporto alla comunità, come responsabile provinciale dell'onlus nazionale Telefono Azzurro e come responsabile territoriale del Centro Antiviolenza Lia Pipitone. Nel tempo libero cerco di dedicarmi alla scrittura "creativa" oltre che "tecnica", attraverso cui far veicolare il messaggio della giusta ricerca del benessere psicofisico, seguendo il principio che psiche e corpo sono un'unità e la salute dell'una corrisponde a quella dell'altro, e viceversa.