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Giochi: Alfano, intransigenti su mafia e azzardo

"Disarmare le mafie che sfruttano senza scrupolo la dipendenza da gioco". Così il ministro dell´Interno Angelino Alfano, intervistato da Avvenire, annuncia un´iniziativa del governo per "rivedere la disciplina del settore con la massima garanzia di serietà e di trasparenza finanziaria, con un´attenzione particolare agli equilibri di bilancio". Il ministro si dice "d´accordo" sul fatto che le spese per combattere ludopatia e azzardo illegale sono superiori alle tasse incassate, ritiene necessario "razionalizzare, ridurre e qualificare la rete dell´offerta di gioco pubblico", ma invita anche "a non demonizzare" il settore, in particolare le "case da gioco regolarmente autorizzate". "Il fenomeno della ludopatia, che considero una grave malattia sociale", spiega il ministro, "richiede una strategia complessa di prevenzione, affidata a una pluralità di attori istituzionali e del privato sociale". "In queste realtà il gioco può rappresentare la risposta sbagliata a un disperato bisogno di evasione dallo squallore della realtà quotidiana". Per il giocatore compulsavo "bisogna preoccuparsi di curarne soprattutto il grande vuoto esistenziale, prima ancora delle oggettive difficoltà economiche". "L´intervento della legge è di recuperare alla sfera della legalità attività che ne sono oggi sottratte, con un duplice scopo: controllarle finalmente con maggiore efficacia e far cessare la manomorta e la speculazione delle mafie, stroncando i loro perversi interessi". "L´imponente fatturato nel settore dei giochi e delle scommesse ha indotto da tempo la Polizia di Stato a monitorare e investigare le possibili forme di infiltrazione della criminalità organizzata nel circuito legale e illegale, per la facilità di produrre introiti e riciclare i proventi illeciti. In particolare, sono stati istituiti il Nucleo Centrale Polizia dei Giochi e delle Scommesse presso il Servizio Centrale Operativo, insieme ai ventisei Nuclei costituiti presso le Squadre Mobili delle città sedi delle Dda. Altra iniziativa inter-istituzionale è l´apposito Comitato istituito presso l´Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, composto da tutte le Forze dell´ordine"

Fonte: Ansa

 

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