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Con l'avvio della Fase 2 e con la ripresa delle attività giudiziarie, prevista per la prossima settimana, riaprono gli studi professionali.
Nulla però sarà come prima e nulla potrà più essere come prima. L'accesso dei clienti in studio avverrà rigorosamente previo appuntamento e dovranno essere adottate una serie di accorgimenti idonei per prevenire possibili contagi di Covid 19.
In vista di tale apertura molti si saranno fatte diverse domande e chissà poi cosa sarà frullato soprattutto nella testa dei più apprensivi: ma chi è questo che deve venire ?, chissà se ha avuto familiari contagiati? ora rinvio l'appuntamento, ma forse no, avrà un problema urgente da espormi. E così via.
Calma e sangue freddo colleghi, niente panico, perchè con l'adozione di semplici accortezze e precauzioni tutto si risolverà per il meglio.
In questa attività di predisposizione delle cautele necessarie, ci viene in aiuto il Protocollo che è stato predisposto nei vari incontri che il Governo ha avviato con le parti sociali nelle scorse settimane.
Per ciò che concerne le attività degli studi professionali nell'area giuridica, tecnica ed economica, ma anche per quella di vari consulenti, la Confprofessioni aveva elaborato e consegnato agli esperti del ministero del Lavoro delle vere e proprie Linee Guida.
All'interno di queste Linee Guida vengono individuate 12 prescrizioni o raccomandazioni:
1-Informazione
2-Modalità di ingresso in studio
3-Modalità di accesso di clienti, fornitori e visitatori esterni
4-Pulizia e sanificazione dello studio
5-Precauzioni igieniche personali
6-Dispositivi di protezione individuali
7-Gestione spazi comuni (distributori bevande e snack, aree fumatori etc…)
8-Organizzazione del lavoro
9-Gestione entrata e uscita dei dipendenti
10-Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione
11-Gestione di una persona sintomatica in studio
12-Sorveglianza sanitaria, medico competente/RLS
Il documento è stato pensato per gli studi medio-grandi dotati di una struttura organizzativa articolata con la presenza di collaboratori e personale dipendente, ma contiene misure di precauzione che dovranno applicarsi anche ai piccoli studi professionali con un'organizzazione molto semplificata.
Per tutti valgono le regole che in questi giorni ci siamo sentiti ripetere da ogni parte: a) distanziamento interpersonale; b) uso dei dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherine); c) sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro.
Il documento prevede intanto un dovere di informazione da parte del titolare dello studio nei confronti di tutti coloro che con lo studio dovranno avere contatti; collaboratori, personale dipendente e clienti. Per soddisfare tale obbligo sarà sufficiente mettere in bella vista il contenuto delle linee guida.
Per l'accesso allo studio del personale dipendente, Il datore di lavoro può, nel rispetto della privacy, rilevare la temperatura corporea dei dipendenti impedendo loro l'accesso qualora venga accertata una temperatura corporea superiore a 37,5.
L'accesso dei clienti dovrà sempre avvenire previo appuntamento, con l'osservanza delle misure volte a limitare il contatto con il personale presente in studio e gli stessi dovranno munirsi dei dispositivi di protezione individuale.
A tal fine sarebbe utile avvisare preventivamente il cliente già al momento della fissazione dell'appuntamento in maniera che lo stesso si premunisca di guanti monouso e mascherina chirurgica. Tali indicazioni dovranno valere anche per l'accesso in studio del personale di pulizia e per eventuali manutentori
Un'altra importante misura che i titolari degli studi dovranno avere cura di mettere in pratica con scrupolo è la sanificazione degli ambienti di lavoro che dovrà avvenire sia con riguardo alla sala di attesa, che alla sala in cui si ha il ricevimento con il professionista, seguita da una pulizia continua di tutti i locali. La sanificazione dovrà avvenire con l'uso di materiale detergente a base di alcool.
Per gli studi professionali collocati in aree territoriali ove si è registrato una presenza più alta di contagiati è sempre consigliabile mettere in pratica le misure e le indicazioni previste dalla circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute che qui di seguito, unitamente alle Linee Guida, si allegano e che potranno essere scaricate.
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L´Avv. Giovanni Di Martino, coordinatore dello Studio insieme all´Avv. Pietro Gurrieri, nel 1986 ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l´Università degli Studi di Catania. Da oltre 25 anni esercita la professione di avvocato con studio in Niscemi (CL) ed è iscritto all´Albo degli avvocati del Consiglio dell´Ordine di Gela oltre che in quello speciale dei Cassazionisti e in quello delle altre Giurisdizioni Superiori.
Ha ricoperto la carica di amministratore del Comune di Niscemi (CL) e quella di Vice Presidente Nazionale della Associazione "Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie" (2007-2013),
Nel corso della sua carriera professionale ha assunto il patrocinio in favore di numerosi soggetti privati ed enti pubblici sia in sede giudiziaria ed extragiudiziaria, in diverse materie di diritto civile.