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Esodo docenti a Nord, Tribunale Trani accoglie ricorso: "Violati principi merito". Qui le motivazioni (esportabili)

Era stata trasferita da Barletta ad Udine ai sensi della legge sulla ´Buona scuola´ ma adesso il Tribunale di Trani, in funzione di Giudice Unico del Lavoro, le ha dato ragione, con una ordinanza rivoluzionaria che potrebbe alimentare le speranze di migliaia e migliaia di docenti costretti ad un esodo forzato.
A darne notizia, il quotidiano "La Repubblica", nella sua edizione on line del 16/9/2016.
Il Tribunale ha condannato l´Ufficio scolastico regionale pugliese ad assegnare l´insegnante "in organico di una delle sedi disponibili nell´ambito territoriale della Puglia o di altra sede elencata nelle preferenze espresse".
Secondo i legali della donna, si tratta della "prima ordinanza che in Puglia ha deciso in materia, stabilendo l´illegittimità dell´assegnazione della ricorrente in una sede distante, rispetto a quelle indicate nelle preferenze (Foggia e Bari)".
Ma quali sono stati gli argomenti che hanno indotto il Tribunale a cancellare il trasferimento della docente e a condannare il Miur ad assegnarla in una delle sedi da essa scelte ?
Una delle doglianze proposte nel ricorso era la violazione "del principio inderogabile dello scorrimento della graduatoria, fondato sul merito di cui al punteggio attribuito nella fase dei trasferimenti".
Proprio questa censura è stata ritenuta meritevole di accoglimento.
"Detto principio - è infatti scritto nell´ordinanza del Tribunale - vincola l´amministrazione, in quanto anche la procedura di mobilità ha natura concorsuale di impiego basata su una graduatoria alla cui formazione concorrono l´anzianità, i titoli di servizio e le situazioni familiari e personali dell´interessato, per i quali sono predeterminati specifici punteggi".
Secondo il giudice "la lontananza, in particolare dai due figli, comporta per la madre l´impossibilità di provvedere ai loro immediati bisogni, con danno ingiusto alla formazione e allo sviluppo della personalità dei minori e inevitabili ricadute negative su tutta la famiglia".
"Non vanno sottaciute - è ancora scritto nell´ordinanza - le gravi difficoltà anche di natura economica derivanti alla docente dall´assegnazione di una sede di servizio incompatibile con l´attuale residenza a Margherita di Savoia".
Le argomentazioni sposate dal Tribunale di Trani potrebbero essere utilizzate da migliaia e migliaia di altri docenti, in quanto i principi sopra esposti sono di carattere generale.

 

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