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È morto un Avvocato

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Pochi giorni fa un uomo si è tolto la vita all'interno del Tribunale di Milano.Era un avvocato.

Molti media hanno scritto invece che era un ex avvocato giacchè sospeso dall'Ordine in quanto non in regola con il pagamento delle quote.

Mi ha ferito una cosa, anzi più di una. Ti possono considerare – anzi ti considerano – un ex avvocato – pure quando ti togli la vita – solo perché non avevi pagato la quota ?

Se ci pensate è atroce. Non sei un avvocato perché non sei in regola con quanto devi versare al tuo Ordine.

Ho sempre pensato che chi ha avuto la follia o il genio di fare l'avvocato, lo rimanga per tutta la vita. Semel abbas, semper abbas.

I soldi che devi dare all'Ordine non c'entrano nulla. Sono un fenomeno o un accidente amministrativo che trovo poco decoroso possa avere la dignità di influire su quello che sei o dovresti essere professionalmente.

La nostra norma deontologica per cui – se non paghi la quota – puoi essere sospeso, è ingiusta anche a livello costituzionale.

E ciò che c'è di più brutto è che in una tragedia come questa, i media si permettano di scrivere che a morire non sia un avvocato ma un ex per tali ben precisi motivi.

La tristezza qui non c'entra nulla.

C'è qualcosa di più, di maggiormente profondo. 

 Oggi gli avvocati vanno in crisi per i problemi economici. É ora di dirlo chiaro e forte. Siamo diventati i nuovi poveri. Dopo avere studiato per tutta la vita. É infinitamente amaro constatarlo ma è così. Non abbiamo una protezione valida per noi e i nostri cari. Dobbiamo soltanto contare su un buon stato di salute. Abbiamo una Cassa che succhia quei pochi risparmi che ci restano in nome di una pensione che non vedremo se non a lunga scadenza e magari quando deambuleremo con il girello. E diventiamo ex avvocati – nella morte – se non abbiamo pagato le quote.
La professione che scelsi trent'anni fa non era questa e mi rifiuto di accettare la solita indifferenza che ormai mi sono abituato a toccare nei corridoi dei nostri palazzi di giustizia.
Mi rifiuto di considerare un collega morto un ex perché non è riuscito a pagare le quote.
Lo trovo immorale.
Chi muore da collega, resta Collega.
Cercate almeno di avere un po' di pietà, se conoscete la parola e quello che significa.

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