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"Dobbiamo prenderci cura l'uno dell'altro". 95 anni, in marcia per dire no al razzismo

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La strage di Christchurch, in Nuova Zelanda, ha toccato tutti, ma proprio tutti i cittadini di un paese da sempre lontano dal terrorismo e dalla violenza. Compresi gli anziani. Come John Sato (foto) che, come riporta La Repubblica, all'età di 95 anni si è messo in moto, viaggiando per ore e ore per esprimere solidarietà alle vittime della strage e per manifestare per la pace e contro il razzismo.

John, veterano della Seconda guerra mondiale, ha preso quattro autobus e ha partecipato a un corteo contro il razzismo a Auckland. Ha raccontato che "viveva fuori dal mondo", facendo "passeggiate vicino casa, a sbrigare le piccole faccende domestiche e ad ascoltare musica classica". Poi ricorda la strage: "Quella notte non sono riuscito a dormire, da allora non dormo bene, ho sentito la sofferenza delle persone colpite".

Da qui, la marcia. E' partito alle 10 del mattino per essere in tempo al corteo. "Prendere un autobus è comunque più facile che camminare, almeno ti risparmia le scarpe".

Suscitando sorpresa tra gli altri partecipanti: "Alcuni mi hanno offerto dell'acqua, un poliziotto mi ha poi riaccompagnato fino alla porta di casa".

"La tragedia di Christchurch ha mostrato il meglio delle persone. Era importante che tutti ci rendessimo conto che siamo un unico popolo, non importano le origini, dobbiamo prenderci cura l'uno dell'altro".

 

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