Lectio del magistrato in Facoltà, sarcastico e duro con la classe politica ("Gentaglia"). Il presidente della II Sezione Penale della Cassazione dà un consiglio agli studenti di legge: "Emigrare, giovani avvocati guadagnano meno di un operatore di Call center". Emilio Marrese per la Repubblica:
"E
se sapete le lingue, l´alternativa è andare a studiare all´estero ed emigrare. Mi rendo conto di dire una cosa disperata, ma questa è la situazione".
Piercamillo Davigo ha chiuso così la sua lectio magistralis alla Facoltà di Legge davanti a un centinaio di studenti. "Il 93 per cento dei dottori in Giurisprudenza - ha risposto l´ex (da pochi giorni) presidente dell´Anm alla domanda finale di un laureando - fanno gli avvocati, la metà di loro guadagnando meno di un call center.
E´ un mestiere che si è proletarizzato. Per conquistare uno dei 250 posti da magistrato si impiegano anni e anni di gavetta: una volta a 28 anni potevi già essere magistrato, oggi se ti va bene ci arrivi a 32-33 già stanco. Se siete pronti, questa è la strada che vi aspetta. Altrimenti c´è l´estero".
L´attuale presidente della II Sezione Penale presso la Corte suprema di Cassazione ha intrattenuto un paio d´ore nel suo noto stile provocatorio e sarcastico i partecipanti al corso "Mafie e Anti-Mafie" della professoressa Stefania Pellegrini, sociologa del diritto. Frizzante, caustico, prodigo di aneddoti. E spietato, al solito, nelle sentenze sulla classe politica tutta, destra e sinistra, governi vecchi e nuovi: "Vi rendete conto con che gentaglia abbiamo a che fare?", "Il governo Renzi non ha mantenuto gli impegni scritti sulla riforma legislativa, ho avuto una lite furiosa con Orlando", "Il Senato si è tenuto perfino Minzolini, segno che nel costume di questo Paese qualcosa non va: un ex magistrato ora onorevole è arrivato a dire che non era un voto per Minzolini ma per tutti noi, roba da mani nei capelli. Non ritengono grave nemmeno il peculato", "L´intera classe dirigente si protegge con norme a sé favorevoli", "Un legislatore che investe un giudice di tanta discrezionalità, con una legge come la Severino che prevede per il terzo furto d´auto una pena dai 4 mesi ai 30 anni, è un demente. La Severino è una legge che non fa paura a nessuno", "Fanno solo propaganda e nessun contrasto alla corruzione".
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