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"Così cambieremo Carta e leggi elettorali": il testo del documento Pd-m5s-Leu

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A poche ore dalla approvazione, da parte dei capigruppo parlamentari  del Partito Democratico, del MoVimento 5 Stelle, e del neo costituito gruppo di Italia Viva che fa capo alle posizioni di Matteo Renzi, del documento di intenti denominato "Gli impegni dei Capigruppo di maggioranza in tema di riforme della Costituzione", siamo in grado di offrire ai nostri lettori, in anteprima assoluta, il testo del documento. Un documento di assoluta importanza, che indica, distinti per punti, i gangli nodali delle riforme che, salvo colpi di scena, saranno approvate dalla maggioranza parlamentare che sostiene il governo da qui a pochi mesi, e che riformeranno in alcuni punti la Costituzione, le leggi elettorali ed i regolamenti parlamentari.  Un altro punto importante sarà la riduzione dell'età anagrafica necessaria per esprimere un voto per l'elezione del Senato della Repubblica. Ed ecco ora il testo integrale del documento.

 I Capigruppo di maggioranza assumono i seguenti impegni comuni, che offrono al dialogo con le forze di opposizione:
1. La riduzione del numero dei parlamentari incide sul funzionamento delle leggi elettorali di Camera e Senato, aggravandone alcuni aspetti problematici, con riguardo alla rappresentanza sia delle forze politiche sia delle diverse comunità territoriali. Conseguentemente, ci impegniamo a presentare entro il mese di dicembre un progetto di nuova legge elettorale per Camera e Senato al fine di garantire più efficacemente il pluralismo politico e territoriale, la parità di genere e il rigoroso rispetto dei principi della giurisprudenza della Corte costituzionale in materia elettorale e di tutela delle minoranze linguistiche.
2. Ci impegniamo a intervenire, nel corrente mese di ottobre, sul progetto relativo all'abbassamento dell'età per il voto per il Senato della Repubblica in corso di esame in quel ramo del Parlamento per equiparare i requisiti di elettorato attivo e passivo di Camera e Senato. Ci impegniamo, altresì, a presentare un testo volto a modificare il principio della base regionale per l'elezione del Senato e per riequilibrare il peso dei delegati regionali che integrano il Parlamento in seduta comune per l'elezione del Presidente della Repubblica, a partire dall'elezione successiva a quella delle nuove Camere in composizione ridotta.
3. La riduzione del numero dei parlamentari implica alcuni interventi sui Regolamenti parlamentari. Auspichiamo un lavoro rapido delle Giunte per il Regolamento di Camera e Senato per riformare i Regolamenti vigenti così da adeguarli in modo efficiente al nuovo numero dei parlamentari, garantendo in entrambi i rami del Parlamento alle minoranze linguistiche di potere costituire gruppi o componenti autonome. Nel contempo tale riforma è essenziale per valorizzare il ruolo del Parlamento con interventi tesi ad armonizzare il funzionamento delle due Camere e limitare in maniera strutturale il ricorso alla decretazione d'urgenza e alla questione di fiducia. In particolare si tratta di intervenire anche sulla disciplina del procedimento legislativo allo scopo di dare certezza di tempi alle iniziative del Governo e più in generale ai procedimenti parlamentari, coniugando la celerità dell'esame parlamentare con i diritti delle minoranze.
4. Per dare piena attuazione al punto 10 del Programma di governo, ci impegniamo ad avviare entro dicembre un percorso che coinvolga tutte le forze politiche di maggioranza, aperto al contributo dei costituzionalisti e della società civile, volto anche a definire possibili interventi costituzionali, tra cui quelli relativi alla struttura del rapporto fiduciario tra le Camere e il Governo e alla valorizzazione delle Camere e delle Regioni per un'attuazione ordinata e tempestiva dell'autonomia differenziata.
Roma, 7 ottobre 2019
MoVimento 5 Stelle
Partito Democratico Italia Viva
Liberi e Uguali Gruppo per le Autonomie del Senato

 

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