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Coronavirus: gli spiccioli dell’Italia e la ripresa economica

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Venerdì scorso, mentre i contribuenti italiani aspettavano con trepidazioni notizie ufficiali dal Governo in merito all'agognato "decretone finanziario" sull'emergenza virus, usciva un comunicato del ministro tedesco Olaf Scholz; nonostante la Germania sia uno dei Paesi con un tasso di letalità da Codiv-19 basso rispetto alla media degli altri Paesi - 5 morti su oltre 2400 contagiati -, il governo germanico ha deciso di intervenire mettendo sul piatto ben 550 miliardi di euro; e non si tratta di un errore di battitura, sono proprio cinquecentomiliardi di Euro. Una cifra da capogiro che aiuterà le imprese tedesche ad affrontare l'emergenza contro il coronavirus: "Non esiste un limite massimo, questo è il messaggio più importante", ha detto il collega teutonico di Gualtieri.

Il governo tedesco dunque, mette a disposizione dell'emergenza una misura impegnativa che rischia di ridicolizzare lo "sforzo" dell'esecutivo italiano, che, previa autorizzazione europea ha faticosamente rastrellato 25 miliardi, e di questi, una parte verrà utilizzata nel primo decreto, che mette a disposizione 12 miliardi, mentre il resto servirà a possibili interventi futuri, da realizzare in un quadro europeo: 550 miliardi la Germania, e senza apparente autorizzazione, e 25, a questo punto miseri, miliardi l'Italia: notate differenze?

Lo stanziamento di soli 25 miliardi di euro dimostra che il nostro governo non ha compreso l'enorme impatto economico di questa crisi. La pandemia non è solo sanitaria ma anche economica e potrebbe essere fatale per famiglie e imprese. Ci aspettiamo dunque, nelle prossime ore, un'inversione di rotta da parte del nostro esecutivo con la predisposizione di un piano da attuare immediatamente per salvare l'Italia. Conte lo faccia presente in Europa, chiedendo con maggiore autorevolezza di mettere in pratica quella solidarietà su cui si fonda l'Unione europea.

E' necessario adottare urgenti e indifferibili provvedimenti in favore di aziende, professionisti e lavoratori. 

A fronte di un Paese Italia, la cui operatività è stata giustamente ridotta da provvedimenti mirati al contenimento del contagio epidemiologico, il tessuto produttivo si trova a dovere continuare a gestire adempimenti, scadenze ed anche possibili richieste da parte della Pubblica Amministrazione. Serve dunque una moratoria che consenta a professionisti e aziende e lavoratori di fronteggiare non solo l'emergenza sanitaria ma anche quella economica

Si rendono indispensabili provvedimenti, di natura speciale; manca una norma di raccordo che estenda a tutti i cittadini, i professionisti, le imprese e gli enti residenti o aventi sede legale o operativa sul territorio nazionale la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari, di quelli derivanti da cartelle di pagamento e avvisi di addebito presso gli agenti della riscossione, delle rate da rottamazione ter e saldo e stralcio: ma anche degli adempimenti e versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, dell'iscrizione annuale alla CCIAA e delle relative sanzioni. Il decreto legge del Ministro dell'Economia e delle Finanze del 24 febbraio scorso, ha disposto la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari in scadenza tra il 21 febbraio e il 31 marzo 2020 ma solo nei comuni della Lombardia e del Veneto colpiti dall'emergenza epidemiologica Covid-19. Con il Dpcm dell'8 marzo, poi, la zona rossa è stata ampliata all'intera Regione Lombardia e alle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, per poi essere ulteriormente estesa a tutto il territorio nazionale con il successivo Dpcm del 9 marzo 2020.

Per tali motivi è indispensabile un intervento normativo che crei condizioni di equanimi per tutti i contribuenti del Paese. In particolare:

- sospensione versamenti scadenti fra il 21.02.2020 fino al 30.06.2020, derivanti da cartelle di pagamento emesse dall'Agente della Riscossione, da avvisi, atti, ingiunzioni, nonché i pagamenti riferiti alla definizione agevolata delle cartelle, e previsione di successiva congrua rateizzazione;

- sospensione temporanea fino al 30.06.2020, dei pagamenti utenze energia elettrica, acqua e gas, e previsione di successiva congrua rateizzazione;

- sospensione termini relativi ai versamenti e adempimenti dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi assicurativi scadenti fra 23.02.2020 e il 30.06.2020, e previsione di successiva congrua rateizzazione;

- sospensione termini pagamento rate per beneficiari dei mutui agevolati con proporzionale prolungamento dei piani di ammortamento con franchigia di interessi per il periodo sospeso;

- garantire il sistema bancario con garanzie statali in modo da immettere liquidità nel sistema produttivo;

- sospensione di termini per versamenti assicurativi e alle camere di commercio, salvo proroghe, e previsione di successiva congrua rateizzazione;

- sospensione ritenute alla fonte di cui agli artt. 23, 24 e 29 del Dpr n. 600/73 per imprese e professionisti;

- ulteriore posticipazione dei termini di invio e consegna delle Certificazioni Uniche (CU);

- per i datori di lavoro di piccole dimensioni non aventi diritto agli ammortizzatori sociali, prevedere la cassa interazione in deroga con percorsi veloci senza preventivo accordo sindacale e per sospensioni/riduzioni attività retroattive;

- per tutti gli altri datori di lavoro aventi diritto agli ammortizzatori sociali, prevedere percorsi veloci senza preventivo accordo sindacale e per sospensioni/riduzioni attività retroattive;

- prevedere un congedo eccezionale retribuito per chi ha figli fino a 12 anni.

- sospensione di tutte le procedure cautelari in corso da parte dell'Agenzia delle entrate- riscossione;

- sospensione delle limitazioni delle compensazioni introdotti con Decreto fiscale 2020;

- sospensione degli atti impositivi, in materia previdenziale e tributaria, con rinvio di ogni termine sostanziale, di pagamento o di impugnazione nonché processuale, ivi comprese tutte le altre scadenze di contenzioso o contraddittorio con gli uffici;

- sospensione fino al 30.06.2020, dell'applicazione della nuova disciplina di cui all'art. 17-bis del D.Lgs. n. 241/97 le ritenute e compensazioni su appalti e subappalti;

- estensione dell'indennità lavoratori autonomi di cui all'art. 16 del D.L. 2 marzo 2020, n. 9 per tutto il territorio nazionale.

Attendiamo prova di maturità e responsabilità del nostro governo; attendiamo fiduciosi.

Meditate contribuenti, meditate, ed ovviamente, restiamo tutti a casa.

 

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