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Convegno delle Famiglie, la sfilata dei ministri e il gadget che umilia le donne (e la legge)

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Siamo sconcertati. Si, sconcertati nell'apprendere che al congresso mondiale delle famiglie in corso a Verona, tra i gadget, ce n'è uno di gomma  che rappresenta un embrione di 10 settimane, accompagnato da un cartellino con una scritta lapidaria: "L'aborto ferma un cuore che batte!".

Il gadget è distribuito, sembra, da uno degli enti sponsor dell'iniziativa, a cui hanno partecipato ministri dell'attuale governo e deputati che lo sostengono. 

Ora. Ciascuno è libero, come riconosce la stessa Costituzione, di manifestare liberamente il prOprio pensiero e le proprie convinzioni religiose e filosofiche. Così come sappiamo bene che sulla questione del diritto all'aborto, la legge 194 è stata, in anni ormai lontani, sottoposta ad un referendum popolare che ha registrato un esito chiaro. È una legge dello Stato, ed in quanto tale merita ossequio e rispetto da quanti quello Stato rappresentano quando rivestono cariche nelle istituzioni della Repubblica. Ci chiediamo se le autorità che hanno partecipato e che stanno partecipando a questo convegno non ritengano che la loro presenza, e la loro tolleranza rispetto a queste cose, alimenti sfiducia nei confronti delle istituzioni di questo paese e delle sue regole.

 

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