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COA e Associazioni forensi, contributi per lo sviluppo economico: le domande entro il 28 febbraio

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I contributi per progetti di sviluppo economico dell'avvocatura e bando per la relativa assegnazione

Il regolamento della Cassa forense per l'erogazione dell'assistenza ha previsto delle iniziative a favore della generalità degli iscritti, quali l'assegnazione di contributi per lo sviluppo dell'Avvocatura [1]. In attuazione di tale erogazione è stato indetto un bando, reperibile su http://www.cassaforense.it/media/8374/bando-n-14-2019-sviluppo-avvocatura.pdf .

Vediamo di cosa si tratta.

Obiettivi del bando e requisiti di partecipazione

Il bando è finalizzato a erogare contributi diretti a supportare il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), promuovendo la diffusione del programma d'azione declinato nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per un futuro sostenibile e resiliente. In particolare l'attenzione è focalizzata sui seguenti targets:

  • buona salute;
  • istruzione di qualità;
  • parità di genere;
  • buona occupazione e crescita economica;
  • innovazione e infrastrutture;
  • riduzione delle diseguaglianze;
  • città e comunità sostenibili;
  • pace e giustizia;
  • partnership per gli obiettivi.

«Sono destinatari del bando: 1) Consigli Circondariali dell'Ordine degli Avvocati; 2) Associazioni forensi riconosciute, alla data di pubblicazione del bando, maggiormente rappresentative ai sensi dell'art. 1, comma 3, L. 247/12 e loro articolazioni territoriali; 3) Associazioni forensi specialistiche riconosciute, alla data di pubblicazione del bando, maggiormente rappresentative ai sensi dell'art. 35 comma 1 lettera s) della legge n. 247/2012 e loro articolazioni territoriali; 4) Comitati Pari Opportunità istituiti presso i predetti Ordini o Associazioni; 5) Fondazioni forensi presso CNF, presso COA o presso Unioni di COA, costituite da almeno un anno prima della data di pubblicazione del presente bando. I destinatari del bando devono essere dotati di codice fiscale o partiva Iva. Non possono partecipare i soggetti che hanno percepito il contributo in forza del bando sviluppo Avvocatura anno 2016 o dei bandi sviluppo Avvocatura n. 12/2017 e n. 13/2017 e non hanno adempiuto nei termini agli obblighi di rendicontazione». 

I partecipanti devono presentare dei progetti, individuando i targets SDGs che si intendono conseguire. Detti progetti possono avere ad oggetto corsi di alta formazione. In tali casi, detti corsi:

  • devono prevedere «i) un modulo teorico sugli aspetti giuridici della materia oggetto del corso; ii) un modulo teorico sugli aspetti tecnici della materia oggetto del corso; iii) un modulo di "case history" e/o di "best practice" sulla materia oggetto del corso e modulo pratico di esercitazioni nei profili professionali del settore (stage)»;
  • possono essere realizzati in collaborazione con qualificati operatori del settore (pubblici o privati);
  • devono rivolgersi a tutti gli iscritti alla Cassa forense;
  • devono prevedere una durata di 60 ore di cui almeno il 25% dedicato a un quarto di modulo.

Se i progetti non hanno ad oggetto corsi di alta formazione, «devono caratterizzarsi per l'utilizzo di nuove funzionalità/nuove applicazioni informatiche, digitali, tecnologiche [...] e devono: a) beneficiare gli iscritti alla Cassa Forense b) fornire l'indicazione analitica dei costi mediante preventivi c) individuare la tipologia di supporto digitale/informatico/tecnologico da realizzare [...]. Sono esclusi i progetti consistenti in mero acquisto di strumenti informatici anche se funzionali alla semplificazione/modernizzazione del processo per il raggiungimento del/i target/s SDGs»

Sia che si tratti di progetti diretti all'istituzione di corsi di alta formazione che di progetti per l'utilizzo di nuove applicazioni informatiche, essi devono a) prevedere una tavola rotonda di quattro ore per la loro presentazione; b) riportare nel materiale divulgativo/pubblicitario la dicitura "Progetto realizzato con il contributo economico di Cassa Forense"; c) essere realizzati entro il termine di un anno dalla comunicazione di approvazione degli stessi, pena la revoca del finanziamento e la restituzione dell'eventuale acconto ricevuto.

Il contributo erogabile

I contributi erogabili, fino a esaurimento dell'importo complessivo di € 950.000,00 consistono nel pagamento in due tranches (60% all'approvazione del progetto; 40% all'esito dell'esame della rendicontazione finale del progetto) di una somma non superiore a € 25.000,00 e che potrà essere inferiore al budget di spesa totale indicato nel business plan. I contributi in questione potranno essere erogati anche a titolo di co-finanziamento. 

La domanda di partecipazione e la graduatoria

La domanda di partecipazione al bando in questione:

  • va inviata entro le ore 24,00 del 28 febbraio 2020, esclusivamente a mezzo PEC (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ), utilizzando il modulo allegato al bando;
  • va corredata di preventivi dei costi e per i progetti consistenti in corsi di formazione, va corredata di i) curricula dei docenti; ii) qualifiche degli operatori del settore; iii) nominativi dei componenti dell'organo gestorio dell'ente destinatario del bando.

Una volta spirato il termine per la presentazione della domanda, la Cassa forense pubblicherà una graduatoria redatta secondo i seguenti criteri preferenziali: «i) individuazione del sottostante traguardo al SDGs da conseguire; ii) non aver percepito il contributo in forza del bando sviluppo Avvocatura anno 2016 e dei bandi sviluppo Avvocatura n. 12/2017 e n. 13/2017; iii) singolarità e originalità del progetto rispetto agli altri pervenuti in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande; iv) maggior ambito territoriale di riferimento; v) minor costo del progetto».

Note

[1] Art. 14, lett a 7, Regolamento per l'erogazione dell'assistenza. 

 

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