Consulta: circostanze di reato, dichiarato illegittimo divieto di prevalenza circostanza attenuante della collaborazione

Circostanze del reato. Dichiarato illegittimo il divieto di prevalenza della circostanza attenuante della collaborazione di cui all´art. 73, comma 7, del d.P.R. 09/10/1990 n. 309 (in materia di disciplina degli stupefacenti) sull´aggravante della recidiva reiterata di cui all´art. 99, comma quarto, cod. pen. Sentenza Corte Costituzionale del 07 aprile 2016, n. 74

La Corte d´appello di Ancona, con ordinanza del 3 aprile 2015, aveva sollevato, in riferimento agli artt. 3 e 27, terzo comma, della Costituzione, questione di legittimità costituzionale dell´art. 69, quarto comma, del codice penale, come sostituito dall´art. 3 della legge 5 dicembre 2005, n. 251 (Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi, di usura e di prescrizione), nella parte in cui prevede il divieto di prevalenza della circostanza attenuante dell´art. 73, comma 7, del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza) sulla recidiva reiterata, prevista dall´art. 99, quarto comma, cod. pen. I Giudici della Corte nell´esaminare la questione si sono attenuti ai criteri interpretativi in precedenza già applicati in tema di bilanciamento delle circostanze, incidenti sulla pena da applicare in base ai quali la Corte ha ritenuto sindacabili le scelte di politica criminale di tipo premiale, riservate al legislatore, «soltanto ove trasmodino nella manifesta irragionevolezza o nell´arbitrio» (sentenza n. 68 del 2012),
La questione è stata ritenuta fondata dalla Corte che ha dichiarato l´illegittimità costituzionale dell´art. 69, quarto comma, del codice penale per come sollevata dal Giudice rimettente.