Se questo sito ti piace, puoi dircelo così

Dimensione carattere: +

"Chi è aggredito reagisce come può, Caioli assolto". Incubo finito per l'uomo che sparò e uccise un bandito

Screenshot_20190216-170902_Facebook

«Chi è reiteratamente aggredito reagisce come può, secondo la concitazione del momento» e nel comportamento della vittima, una persona comune  che ad un certo punto le circostanze hanno voluto che, per garantire la propria incolumità è quella della coniuge, si trasformasse in un omicida, non può essere ravvisata nessuna «imperizia» e nessuna «imprudenza», neppure quando è accaduto che ha impugnato una pistola e ha sparato al ladro che si era introdotto a casa sua, dopo avere calcolato «il pericolo e i mezzi di salvezza». 

Così i giudici della I Corte d'Appello hanno deciso di pronunciare una assoluzione piena piena in favore di Diego Caioli, il commerciante romano che ha subito l'intrusione di un bandito in casa propria, è stato da esso imbavagliato, pestato e rapinato ed involontariamente si è trasformato nel suo omicida uccidendolo con la propria pistola.

La Corte d'appello ha quindi accolto le conclusioni del legale di Caioli, l'avvocato Daniele Bocciolini dello studio Marazzita: «La tragica fatalità poteva essere evitata solo a condizione di abbandonare l'arma appena sottratta al rapinatore e lasciarla incustodita, così esponendo se stesso e la compagna al pericolo di altre aggressioni». «Né si può ragionevolmente ritenere che l'imputato potesse tenere la pistola in mano, senza impugnarla, e nel contempo colluttare alla pari col rapinatore».  «In conclusione la reazione di Caioli è stata pienamente legittima e proporzionata».

 

Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.

Miur rinuncia al corso di esorcismo destinato agli...
Diciotti, memorie a Catania. Conte, Di Maio e Toni...

Cerca nel sito