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Ceneri, da Alfonso, Avvocato e Santo, l´invito: "Rispettate, Colleghi, queste 12 regole morali"

Con lo scoccare della mezzanotte di ieri, il martedì grasso ha lasciato il posto al periodo quaresimale, quei q uaranta giorni che, secondo il calendario romano, ci separano dalla domenica di pasqua.

Secondo la tradizione cristiana, si tratta di un periodo di riflessione e di verifica, ed anche noi pensiamo che esista una opportunità per riflettere, sia pure laicamente, sull´esercizio della nostra professione e su alcune consuetudini deprecabili, anche alla luce dell´insegnamento dell´avvocato forse più celebre della storia insieme a Marco Tullio Cicerone, e cioè insieme ad Alfonso Maria dei Liguori, avvocato celeberrimo di Napoli divenuto Santo il notissimo per essere stato anche un musicista, autore del "Tu scendi dalle stelle".

In pochi, pochissimi, però sanno che Alfonso fu soprattutto l´inventore della deontologia forense, con le sue 12 regole morali che qui vorremmo proporre.

Il giovane avvocato si presentava al combattimento forense - stato scritto dai suoi biografi - con gli occhi ben aperti sulle tentazioni del foro e sguardo ben fisso sui suoi doveri, come testimoniano questi "comandamenti", trattato di morale professionale non superato e punto di riferimento per gli avvocati di qualunque credo religioso. Alfonso "li avea in una cartolina, e spesso li meditava":

1)Non è mai lecito accettare cause ingiuste, perché sono perniciose per la coscienza e il decoro

2)Non si deve difendere una causa con mezzi illeciti

3)Non si deve caricare il cliente con troppe spese, con l´obbligo di restituire ciò che non è necessario

4)Le cause dei clienti devono essere trattate con la dedizione con cui si trattano le proprie

5)Bisogna studiare i processi per trarne le argomentazioni precise per difendere la causa

6)Spesso la dilazione e la trascuratezza degli avvocati pregiudicano i clienti, e i danni devono essere riparati, altrimenti si pecca contro la giustizia

7)L´avvocato deve implorare da Dio il suo ausilio nella difesa, perché Dio è il primo protettore della giustizia

8)Non è degno di lode un avvocato che accetta molte cause, superiori ai suoi talenti, alle sue forze e al tempo di cui dispone, che spesso gli mancherà per prepararsi alla difesa

9)La giustizia e l´onestà non devono mai essere separate da un avvocato; anzi, devono essere sempre conservate come la luce dei suoi occhi

10)Un avvocato che perde una causa per negligenza è obbligato a riparare i danni

11)Nel difendere le cause bisogna essere veri, sinceri, rispettosi e ragionevoli

12)I requisiti di un avvocato sono scienza, diligenza, verità, fedeltà e giustizia.

 

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Tra tenerezze galeotte e fantasie perdute. Gli amo...
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