Se questo sito ti piace, puoi dircelo così

Dimensione carattere: +

Celentano contro banche e partiti: "Non sanno dove prendere i voti, hanno il terrore che Raggi faccia il miracolo a Roma"

"Tra un po´ si andrà a votare e io sono preoccupato". Esordisce così Adriano Celentano sul suo blog, con uno sfogo politico che va dall´endorsement alla sindaca di Roma, Virginia Raggi al caso di Ester Pasqualoni, l´oncologa accoltellata a morte davanti all´ospedale Val Vibrata di Sant´Omero, in provincia di Teramo, da uno stalker che da tempo la perseguitava. Il molleggiato traccia un quadro generale della politica "allo sbando". Non a caso il titolo del suo intervento sul blog è proprio ´Sbando´.

"I partiti hanno smarrito la strada - scrive Celentano - Non sanno dove prendere i voti. Le banche si fanno prestare i soldi dai piccoli risparmiatori e poi non glieli restituiscono più. Gli arrampicatori pretendono che Virginia Raggi, in quattro e quattr´otto, risollevi Roma dalle macerie prodotte dai governi precedenti. O forse, è proprio quello che temono: che sia lei, l´unica in grado di realizzare il miracolo. Fatto sta che il mondo politico è allo sbando, e forse qualche sbandamento l´ha avuto anche il capo della polizia visto che ha dichiarato che l´orribile delitto ai danni dell´oncologa rappresenta una vera e propria sconfitta per le istituzioni. La povera Ester viveva in uno stato di angoscia insostenibile, perseguitata da mesi giorno e notte, a niente sono servite le continue denunce alle forze dell´ordine sistematicamente archiviate perché ´purtroppo´ la donna era ancora ´viva´".

"Ma ora che lei non c´è più - prosegue il cantante - finalmente la polizia potrà muoversi senza alcun indugio in modo seriamente determinante. Mi domando se l´evidente sconquasso della politica non sia dovuto al fatto che i governi, una volta raggiunto il ´potere sognato´, non pensino altro che alla loro vanagloria anziché dare la priorità all´unica cosa davvero essenziale. La certezza della pena. A cosa serve la crescita, il posto assicurato se poi, finita la giornata lavorativa, esci e ti uccidono? E a cosa serve il posto di lavoro se poi gli stessi lavoratori (in tutti i settori) non eseguono con coscienza il loro lavoro? Non è l´articolo 18 che difende i lavoratori. Semmai è proprio il ´18´ a creare una vera e propria schiera di scellerati. Perché i tanto vituperati padroni dovrebbero licenziare qualcuno se questo qualcuno fa il proprio dovere con coscienza? Non è vero che l´esempio viene dall´alto. L´esempio, quello vero, in grado di correggere anche quelli in alto, viene dal basso", conclude Celentano.
Fonte: ADNKRONOS


 

Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.

Addio a Stefano Rodotà, Gentiluomo e grande Giuris...
Fedez accusa Franceschini: "Conflitto di interessi...

Cerca nel sito