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Cassa Forense, delegati neoeletti denunciano: "Riunione fantasma il 26, stanno ipotecandoci il futuro"

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​Il nuovo comitato dei delegati di Cassa Forense è stato appena eletto, ma il comitato uscente è convocato, praticamente a ridosso dell'insediamento del primo, per deliberare, niente di meno, che il regolamento generale della Cassa, e cioè l'atto più importante e fondamentale dell'ente di previdenza e di assistenza degli avvocati italiani. 

Diventa un vero e proprio caso politico, che in queste ore sta rimbalzando nelle bacheche e nelle pagine social delle principali associazioni forensi, la riunione, convocata In tutta fretta per il 26 ottobre, nella quale il comitato dei delegati uscente si troverà all'ordine del giorno l'approvazione di un regolamento generale destinato a sostituire il precedente e a rappresentare, per forza di cose, una seria ipoteca sull'operatività dell'organismo appena eletto, che sostanzialmente si troverà belle e impacchettate alcune tra le linee fondamentali della politica previdenziale forense, a partire dalle decisioni in ordine al contributo minimo che ciascun avvocato iscritto alla cassa è tenuto a versare annualmente, decisioni che sono per l'appunto contenute in una disposizione dell'attuale regolamento di cui settori dell'avvocatura ed anche consigli territoriali dell'ordine come quello di Napoli, hanno proprio nella giornata di ieri chiesto la sostituzione con un contributo minimo direttamente proporzionale al reddito prodotto.

 Un atto incomprensibile, pertanto, che suona come una scorrettezza istituzionale, o quantomeno come una decisione ben poco garbata, nei confronti dei consiglieri eletti. Frenesia di mettere al riparo uno dei capisaldi della politica previdenziale della gestione uscente oppure timore per un cambiamento che il nuovo organismo potrebbe decidere di apportare a questa e ad altre materie? Difficile rispondere a questo quesito, ma resta il fatto che sarebbe stato molto meglio consegnare al Comitato dei delegati appena eletto la problematica perché se ne potesse far carico con una piena legittimazione democratica. Quella che manca all'organismo che tra meno di 10 giorni sarà chiamato a deliberare, salvo che, come noi auspichiamo, lo stesso organismo decida di non esprimersi e di consegnare l'oggetto al nuovo comitato.

Un gruppo di delegati appena eletti hanno, intanto, fatto sentire la propria voce. Riportiamo, in proposito, il post pubblicato dagli avvocati Fera, Gallozzi e Riccio:

"Il Collega Eugenio Pappa Monteforte ci informa che il 26 ottobre il Comitato dei Delegati di Cassa Forense sarà chiamato a deliberare il "nuovo" Regolamento Generale dell'Ente, dettando così la linea politica di CF per gli anni a venire.

Un comitato in scadenza di mandato, che assumesse una decisione così importante, compirebbe un gesto assolutamente irresponsabile.
Il Regolamento Generale comprende, ad esempio, la norma sui minimi obbligatori non proporzionali al reddito, che nella recente campagna elettorale sono stati contestati - questa l'esperienza del distretto di Napoli - da tutti i candidati.

Bisogna impedire che il comitato in scadenza, come appare pressoché certo, sottoscriva un impegno che peserà come un macigno sul nostro futuro.
Sarebbe auspicabile che i delegati riconfermati impedissero ciò e si unissero ai nuovi eletti nella pretesa che il Regolamento Generale venga deliberato nel 2019 da chi oggi rappresenta la classe.
Bisogna impedire che il nuovo CDD sia esautorato prima ancora di insediarsi. Spetta al nuovo CDD, neo eletto e pertanto specchio fedele della volontà degli Avvocati, l'elaborazione di un atto di indirizzo di così vitale importanza
Avv. Giuseppe Fera
Avv. Michele Gallozzi
Avv. Giuseppe Riccio"


​Protesta anche Azione Forense, con Armando Placidi: 

"Azione Forense stigmatizza con forza il fatto che il Comitato dei Delegati uscente di Cassa Forense metta all'ordine del giorno l'approvazione del Regolamento Generale, <> (cit. Eugenio Pappa Monteforte).

Com'è noto il nuovo Comitato dei Delegati si insedierà entro il 20 gennaio 2019 e rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2022.
il Regolamento Generale può essere qualificato come una sorta di atto di straordinaria amministrazione che vincolerà la gestione dell'ente previdenziale per il prossimo quadriennio e sarebbe quantomeno opportuno che le linee politiche future siano decise dal Comitato dei Delegati che si insedierà a breve e non dal Comitato uscente.
Si rivolge pertanto vivo appello a tutti i Delegati uscenti affinchè, alla riunione del Comitato del prossimo 26 ottobre, non approvino il Regolamento proposto, rinviando ogni decisione al nuovo costituendo Comitato.
Ad maiora"

 

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