In zona Cesarini, ad appena tre giorni dal completo decorso dei 18 mesi, periodo a disposizione del governo per completare "Buona scuola".
Pochi minuti fa il Consiglio dei ministri ha approvato ben 8 decreti legislativi Ecco il contenuto di tutte le novità, secondo quanto riportato nel comunicato stampa di Palazzo Chigi al termine del Cdm:
Accesso ai ruoli del personale docente
Il decreto delinea l´articolazione del percorso unitario di accesso e formazione ai ruoli a tempo indeterminato del personale docente della scuola secondaria, nonché dell´insegnamento tecnico-pratico, denominato "Sistema di formazione iniziale e di accesso". Elenca inoltre i criteri e le metodologie da adottare al fine di realizzare un percorso unitario tra formazione e accesso ai ruoli. Viene prevista l´emanazione con cadenza regolare del bando di concorso sul numero di posti che si prevedono vacanti e disponibili al termine del triennio corrispondente al percorso formativo.
Promozione dell´inclusione scolastica degli alunni con disabilità
Il decreto aggiorna, riorganizza e razionalizza i provvedimenti vigenti in materia, tenendo conto della nuova prospettiva nazionale ed internazionale dell´inclusione scolastica, riconosciuta quale identità culturale, educativa e progettuale del sistema di istruzione e formazione in Italia. Il testo chiarisce chi sono i beneficiari di specifiche misure di inclusione scolastica peculiari per i minori disabili. Viene previsto che, ove siano presenti studenti con disabilità
certificate, le sezioni per la scuola dell´infanzia e le classi prime per ciascun grado di istruzione, non abbiano classi di più di ventidue alunni, fermo restando il numero minimo di alunni e studenti per classe previsto dalla normativa vigente.
Revisione dei percorsi dell´istruzione professionale
Il decreto supera la sovrapposizione tra istruzione professionale e istruzione tecnica attraverso il rafforzamento dell´identità dell´istruzione professionale, prevedendo indirizzi di studio ispirati a un moderno concetto di occupabilità, riferito ad ampie aree di attività economiche, e non a singoli mestieri. Si supera anche la sovrapposizione dei percorsi dell´istruzione professionale con quelli di formazione professionale (IeFP) di competenza delle Regioni, prevedendo il
raccordo tra l´istruzione professionale e le istituzioni formative in modo stabile e strutturato. Viene inoltre riconosciuta alle scuole la possibilità di ampliare l´offerta formativa anche attraverso la realizzazione di percorsi di qualifica professionale, sempreché previsti dalla programmazione regionale. Si potenziano infine gli indirizzi di studio quinquennali dell´istruzione professionale e si prevede la presenza, su tutto il territorio nazionale, di un sistema unitario e articolato di "Scuole professionali".
Sistema integrato di istruzione 0-6 anni
Il provvedimento valorizza l´esperienza educativa dalla nascita a sei anni, con l´obiettivo di dare adeguata collocazione a tale esperienza all´interno del percorso di formazione della persona. Il decreto, tenuto anche conto
dell´orientamento europeo, elimina la cesura tra i due periodi dell´infanzia, fornendo indicazioni e linee guida per servizi educativi e di istruzione di qualità.
Diritto allo studio
Al fine di garantire su tutto il territorio nazionale l´effettività del diritto allo studio degli alunni e degli studenti del sistema nazionale di istruzione e formazione, statale e paritario, fino al completamento del percorso di istruzione secondaria di secondo grado, il decreto riorganizza le prestazioni, anche accessorie, per il sostegno allo studio. Il provvedimento definisce inoltre le modalità per l´individuazione dei requisiti di eleggibilità per l´accesso alle prestazioni da assicurare sul territorio nazionale e individua i principi generali per il potenziamento della Carta dello studente.
Cultura umanistica
Il decreto prevede che il Ministero dell´Istruzione, dell´università e della ricerca, l´Istituto nazionale documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE), le istituzioni scolastiche, le Istituzioni dell´alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), gli Istituti tecnici superiori (ITS) e gli Istituti di cultura italiana all´estero concorrano a realizzare un sistema coordinato per la progettazione e la promozione della conoscenza delle arti e della loro pratica quale requisito fondamentale del percorso di ciascun grado di istruzione del sistema nazionale di istruzione e formazione.
Disciplina della scuola italiana all´estero
Il decreto aggiorna gli ordinamenti per rispondere in maniera flessibile alla realtà socio-economica di ciascuno dei Paesi esteri in cui si opera, rafforza la missione di promozione della cultura italiana all´estero e il suo coordinamento con le iniziative dell´intero sistema Paese e razionalizza le norme sul personale all´estero;
Valutazione, certificazione delle competenze ed esami di Stato
Il decreto riordina e coordina in un unico testo le disposizioni vigenti in materia di:
- ammissione alla classe successiva per gli alunni del primo ciclo, prevedendo l´ammissione anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione;
- esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, che viene semplificato nel numero di prove scritte e nelle modalità di attribuzione della valutazione finale. Inoltre la presidenza delle commissioni d´esame viene attribuita al dirigente scolastico;
- esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, con, tra l´altro, la riduzione a due delle prove scritte e l´eliminazione della prova multidisciplinare predisposta dalla commissione e il potenziamento delle attività di alternanza scuola-lavoro;
- prove INVALSI, con l´eliminazione della prova scritta a carattere nazionale dall´esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. La prova verrà effettuata in un altro momento dell´anno scolastico e con la sola funzione di requisito obbligatorio di ammissione all´esame. Il decreto prevede inoltre l´integrazione delle prove di italiano e matematica con una ulteriore sezione per la rilevazione dell´apprendimento della lingua inglese;
- attestazione delle competenze nel primo ciclo, prevedendo la definizione mediante apposito decreto ministeriale di un modello di attestazione delle competenze trasversali e delle competenze chiave di cittadinanza da rilasciare al termine della terza classe di scuola secondaria di primo grado;
- commissioni d´esame, con l´istituzione di un apposito albo regionale dei Presidenti, cui potranno accedere dirigenti scolastici e docenti della scuola secondaria di secondo grado in possesso di requisiti definiti a livello nazionale nonché la previsione di un´apposita formazione dedicata ai Presidenti di commissione.