Bari, la Giustizia si amministra in tenda. Siamo un paese civile?

Non si tratta di una tendopoli necessaria a far fronte ad una emergenza abitativa, e tantomeno di una colonia di minori davanti Il meraviglioso mare della Puglia. la tendopoli realizzata nel capoluogo pugliese, a Bari, serve invece ad amministrare la giustizia dopo la dichiarazione di inagibilità del Palagiustizia di via Nazariantz. Una situazione del tutto indegna di un paese civile che ieri ha condotto magistrati, avvocati e personale amministrativ a protestare, con una marcia simbolica lungo le strade del capoluogo, contro la situazione dell´edilizia giudiziaria.

Mille persone circa tra pm, giudici e avvocati con le proprie toghe, non indossate, Ma portate semplicemente a braccio. una marcia partita dalla tendopoli, per arrivare nella centrale Piazza De Nicol e poi nel pomeriggio un appuntamento con il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Legnini.

«Ci aspettiamo soluzioni chiare e immediatamente percorribili. Siamo preoccupati - sono le parole, pronunciate in una intervista concessa alla Gazzetta del Mezzogiorno dal presidente dell´Anm di Bari Lorenzo Gadaleta - perché in un Paese civile non si può fermare la giustizia e non la si può amministrare nelle tende».

Ed invece questo accade, nel solito paese del giorno dopo, nel quale i ritardi delle istituzioni continuano tristemente a rappresentare la principale palla al piede alle raggiungimento di ordinare i traguardi di civiltà. Che passa innanzitutto per il perseguimento ordinato ed efficiente delle funzioni giurisdizionali.