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Avvocati in sciopero della fame: "Basta con la casta, signori Cassa rinuncino a indennità d´oro"

"Sciopero della fame ad oltranza. Non mangeremo fino a quando i signori del Consiglio Nazionale e della Cassa Forense non rinunceranno ai gettoni di presenza e alle indennità". Salvatore Lucignano, avvocato e fondatore del movimento Nuova Avvocatura Democratica, insieme ad altri quattro colleghi ha presidiato il Tribunale di Napoli, cominciando lo sciopero della fame dal 27 gennaio ad oltranza.

"Nuova Avvocatura Democratica protesta contro la casta forense – ha detto a Ilventiquattro.it – Siamo contro le istituzioni forensi che, incuranti della gravissima crisi che vivono alcuni colleghi avvocati, si sono costruiti mega indennità e mega stipendi. Il senso della protesta è che vogliamo rappresentare la fame di molti avvocati e cittadini mentre le istituzioni continuato a ragionare dei propri privilegi. Un aspetto collaterale e importante, è che queste prebende, come i gettoni di presenza, servono come patto di scambio con la politica che continua a deflazionare la giustizia e rendere l´accesso ad essa più difficile. L´avvocatura nazionale, dal proprio canto, è silente per avere mano libera e vessare i propri colleghi con contributi esosi e indennità assurde. Ultimo aspetto, noi ci battiamo per un principio di democrazia, non pauperista. L´avvocato istituzionalista percepisce uno stipendio di circa 60mila euro all´anno e può permettersi di non lavorare, l´avvocato fa fatica ad arrivare a fine mese ed è svantaggiato. Nuova Avvocatura Democratica rimane in sciopero della fame e presidia il Tribunale di Napoli fin quando questi signori non rinunceranno alle loro indennità di carica e non ritorneranno alle assunzioni delle cariche in maniera onorifica. Noi non mangeremo nulla. Abbiamo respinto il segretario e consigliere dell´Ordine Maurizio Bianco. E poi ancora, contro Francesco Caia, consigliere Nazionale dell´Ordine degli Avvocati e rappresentante napoletano del CNS . "Bisogna che il collegio di Napoli sfiduci Francesco Caia. L´ordine di Napoli che in una delibera aveva espressamente asserito che non bisognava prendere il gettone di presenza mentre il delegato ha delegato lo stesso Caia se li prende".

Un succo di frutta e un cappuccino per andare avanti ad oltranza, insomma. Niente di più. Avvocati in marcia per la democrazia, contro lo spreco di danaro. "In questa nostra battaglia – ha concluso Lucignano – ringrazio Giuseppe Scarpa e Ciro Sasso per essere rimasti a dormire in auto al freddo. Affamati ma convinti".



Fonte: Il Ventiquattro.it

 

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