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E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 18 ottobre scorso il D.L. 145/2023 rubricato "Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili".
Il decreto, collegato alla legge di bilancio 2024, all'art. 4, introduce, per il solo periodo di imposta 2023, il rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette.
Potranno beneficiare della nuova misura i soggetti IVA persone fisiche che, per il periodo d'imposta 2022, dichiarino ricavi o compensi di ammontare non superiore a centosettantamila euro.
Secondo quanto previsto all'art. 4 del D.L. 145/2023, nella rateazione rientrano "tutte le imposte dovute derivanti dalla dichiarazione dei redditi", dunque, sia l'IRPEF che le imposte sostitutive dell'IRPEF, come ad esempio, l'imposta sul valore degli immobili situati all'estero, la cedolare secca sulle locazioni di immobili abitativi, l'imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all'estero.
Il piano di rateizzazione prevede un massimo di cinque rate di pari importo (oltre agli interessi calcolati sulle rate successive alla prima) da pagare mensilmente a partire dal 16 gennaio 2024.
La norma prevede delle esclusioni sia di carattere oggettivo che soggettivo.
Dall'ambito oggettivo di applicazione dell'art. 4 D.L. 145/23, rimangono, infatti, esclusi i contributi previdenziali ed assistenziali, nonché i premi assicurativi INAIL, che dovranno essere pagati con le forme e nei termini già previsti.
Quanto ai soggetti, dalla nuova misura, restano fuori non solo le partite IVA esercitate in forma individuale con ricavi o compensi superiori alla soglia, ma anche le persone fisiche soci di società o associazioni che tassano il reddito per trasparenza (ex art. 5, 115 o 116 del TUIR) ed anche tutte le società di persone, di capitali e gli enti commerciali e non commerciali.
Per tutti costoro, resta, pertanto, fermo l'obbligo di versare il secondo acconto delle imposte entro il 30 novembre.
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Paola Mastrantonio, avvocato; amante della libertà, della musica e dei libri. Pensiero autonomo è la mia parola d'ordine, indipendenza la sintesi del mio stile di vita. Laureata in giurisprudenza nel 1997, ho inizialmente intrapreso la strada dell'insegnamento, finché, nel 2003 ho deciso di iscrivermi all'albo degli avvocati. Mi occupo prevalentemente di diritto penale. Mi sono cimentata in numerose note a sentenza, pubblicate su riviste professionali e specializzate. In una sua poesia Neruda ha scritto che muore lentamente chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno. Io sono pienamente d'accordo con lui.