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Attilio Manca, la verità dopo 18 anni

Attilio Manca, la verità dopo 18 anni

 Lui era Attilio Manca, un medico urologo, un uomo coraggioso.

Era nato a San Donà di Piave nel 1969, l'han trovato morto nella sua casa di Viterbo l'11 febbraio 2004.
Nel suo sangue, trovarono alcol etilico, eroina, barbiturici. Il caso è chiuso, un'overdose, ma Attilio non aveva mai fatto uso di stupefacenti, e allora suicidio, e tutto ugualmente archiviato.
Papà e mamma non ci stanno, e combattono. Attilio era mancino e quella siringa - impugnata da una mano destra - non ha lasciato una sola impronta. Chiedono che l'inchiesta sia riaperta, ne fanno l'unica ragione di vita.

 Passano dieci anni, Servizio Pubblico scopre una colluttazione, ne passa un altro e un pentito dice che, dopo la morte di quel medico, un tale Salvatore Rugolo, mandante dell'omicidio di Beppe Alfano, era infuriato con il capomafia di Barcellona, a suo dire responsabile dell'omicidio di Manca, chiamando in ballo anche il boss dei boss Bernardo Provenzano.

 L'anno scorso, il colpo di scena. Una intercettazione risalente all'autunno del 2003, parlano amici del boss, e dicono, riferendosi proprio a quel giovane medico: "Faremo fare la doccia al dottore"). Perchè gli avevano chiesto - lui così bravo - di operare Provenzano nel suo bunker e lui aveva rifiutato. Uno sgarbo pagato con la vita.

Sono passati tanti anni, e finalmente anche per lo Stato Attilio Manca è un Eroe.
Grazie, Dottore, per il Suo esempio 🙏💙

 

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