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Tribunale Roma "corregge" SC: assegno divorzio spetta a donne "sacrificatesi" per famiglia e non più giovanissime

Ciò è stato stabilito dal Tribunale di Roma con la recente sentenza n.18520 del 2017 che fa precipuo riferimento ad una categoria minoritaria di ex mogli, ossia alle donne over 50 che per ragioni oggettive non possono godere di redditi propri.

Nel caso "de quo" la donna non aveva potuto raggiungere un´autosufficienza economica avendo, nel corso del matrimonio, scelto di comune accordo col marito, un determinato indirizzo economico, volto a consentire all´uomo di crescere professionalmente lasciando alla donna la piena gestione familiare nonché le pubbliche relazioni delle quali tra l´altro il marito si è avvantaggiato nella propria professione.
Seppure l´ultima giurisprudenza della Cassazione in materia di "mantenimento" è orientata a far prevalere il principio di "autodeterminazione economica", in base al quale tutte le donne in grado di mantenersi da sole non possono aspirare ad essere "mantenute" dall´ex marito, per le donne che, come nel caso in esame, per ragioni oggettive non possono procurarsi redditi propri, viene riconosciuta l´indispensabilità dell´assegno che rappresenta un sostegno necessario.
Non si può infatti sacrificare una donna cinquantenne che non si è affermata professionalmente per dedicarsi alla famiglia, a seguito di una valutazione congiunta dei coniugi, non attribuendole un adeguato sostegno economico.
La percezione dell´assegno trova la propria ragione d´essere, nel caso di specie, prevalentemente nel dato anagrafico, perché oltre all´indirizzo familiare congiuntamente scelto, quest´ultimo è un dato essenziale per poter giungere alla conclusione dell´inesistenza in capo all´ex moglie della possibilità di assicurarsi un reddito proprio.
Ritenuto dunque anche il profondo divario economico tra gli ex coniugi, seppure non al fine di riconoscere un assegno volto a garantire lo stesso tenore di vita che si aveva in costanza di matrimonio, ma prevalentemente in un´ottica assistenziale, il Tribunale di Roma riconosce, dunque, alla richiedente cinquantenne il diritto a percepire un elevato assegno divorzile considerata la detta dedizione alla famiglia ed il detto supporto dato da quest´ultima alla carriera del marito.
Alla luce di quanto detto il Tribunale Romano considera, pertanto, congrua la determinazione dell´assegno divorzile in 6500 euro mensili.
Si allega sentenza.
Alessandra Garozzo
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