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Termini processuali sospesi e udienze rinviate d'ufficio, ecco le decisioni del Governo di stanotte

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Un provvedimento straordinario, un decreto legge, concepito nella notte dal Consiglio dei Ministri per una circostanza straordinaria, con il quale sarà introdotto con decorrenza dalla sua entrata in vigore un periodo di sospensione feriale di tutti gli uffici giudiziari di 15 giorni, e con il quale sarà dato mandato ai presidenti delle Corti d'Appello, dei Tribunali, del Consiglio di Stato e dei Tar, degli altri uffici giudiziari, di disporre, sentiti gli avvocati dell'autorità sanitaria, tutte le eccezionali misure riguardo la trattazione degli affari all'interno del territorio sottoposto alla giurisdizione. Misure che potrebbero anche essere quelle radicali della sospensione in toto dell'attività giudiziaria ad eccezione, ovviamente, degli affari indifferibili ed urgenti. Queste, ed altre misure quali l'assunzione di medici ed infermieri, quelle contenute nel comunicato stampa emesso dal Consiglio dei Ministri al termine di una riunione fiume nella notte, che riproduciamo integralmente di seguito.

"Il decreto legge, approvato dal Cdm, consentirà il rinvio delle udienze non urgenti" sono state le parole del Guardasigilli Alfonso Bonafede. "Da oggi per due settimane ci sarà la sospensione feriale degli uffici giudiziari. Dal 23 marzo sarà possibile per i vertici degli uffici giudiziari rinviare le udienze non urgenti. Possibili anche le videoconferenze per le udienze". Il ministro ha aggiunto che le speciali misure si protrarranno a tutto il 31 maggio.

"Mi preme ringraziare tutti gli addetti ai lavori con cui sono stato in contatto in questi giorni per prendere delle misure fondamentali, in particolare mi riferisco alla magistratura ma anche all'avvocatura. Permettetemi di ringraziare il Consiglio nazionale forense ma anche ad esempio cito l'unione delle camere penali" ha detto il ministro che ha aggiunto: "In una situazione di emergenza, il mondo della giustizia deve essere compatto".

 Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure straordinarie ed urgenti per contrastare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell'attività giudiziaria e per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale.

Le norme in materia di amministrazione della giustizia mirano ad assicurarne continuità ed efficienza, fermo quanto già previsto dal decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, e dai relativi decreti attuativi, dalle indicazioni igienico-sanitarie fornite dal Ministero della salute anche d'intesa con le Regioni, dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero della giustizia.
Il decreto, tra l'altro, prevede che, fino al 31 maggio 2020, i capi degli uffici giudiziari o, in alternativa, i presidenti titolari di sezione del Consiglio di Stato, il presidente del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana e i presidenti dei tribunali amministrativi regionali e delle relative sezioni staccate, sentiti l'autorità sanitaria regionale e il Consiglio dell'Ordine degli avvocati, adottano le misure organizzative, anche relative alla trattazione degli affari giudiziari, necessarie a consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie adottate con i provvedimenti normativi e attuativi di contrasto alla diffusione del COVID-19, al fine di evitare assembramenti all'interno dell'ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone.
Sono previste, inoltre, specifiche norme per i procedimenti dinanzi alla Corte dei conti e per quelli dinanzi alle commissioni tributarie.
In considerazione della necessità di riorganizzare le attività, il decreto prevede, dalla data di entrata in vigore, l'applicazione per 15 giorni del regime di sospensione feriale.
Per quanto riguarda le norme in materia di potenziamento del Servizio sanitario nazionale (SSN), l'obiettivo è quello di rafforzare la rete di assistenza territoriale e le funzioni del Ministero della salute, attraverso l'incremento delle risorse umane e strumentali.
Si prevedono, pertanto: l'assunzione di medici specializzandi, secondo le norme specificate nel decreto stesso, da destinare allo svolgimento di specifiche funzioni; il conferimento straordinario di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario in quiescenza; la rideterminazione dei piani di fabbisogno del personale delle aziende e degli enti dell'SSN; l'incremento delle ore della specialistica ambulatoriale.

Inoltre, si interviene in materia di:

  • potenziamento dell'Istituto superiore di sanità;
  • potenziamento delle reti di assistenza territoriale;
  • istituzione di aree sanitarie temporanee;
  • assistenza a persone e alunni con disabilità;
  • disposizioni per garantire l'utilizzo di dispositivi medici per ossigenoterapia;
  • misure di semplificazione per l'acquisto di dispositivi medici.

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle 0.30 di sabato 7 marzo 2020.

 

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