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T.A.R. Palermo, (Sicilia), sez. I, 05/11/2015, n. 2816 (Informative antimafia)

Per l´adozione delle informative tipiche il Prefetto non deve basarsi su specifici elementi, ma deve effettuare la propria valutazione sulla scorta di un complessivo quadro indiziario, dal quale possa evincersi il pericolo che i comportamenti dell´imprenditore rappresentino il canale di infiltrazione delle organizzazioni criminali nel delicato settore degli appalti delle pubbliche amministrazioni. Dal momento che l´informativa costituisce strumento avente finalità chiaramente preventive, all´amministrazione procedente sono conferiti poteri di accertamento notevolmente ampi, di talchè il Prefetto può legittimamente inferire l´emergenza di tentativi di infiltrazione mafiosa da fatti anche privi dell´assoluta certezza propria dell´accertamento penale, ma che apprezzati nel loro insieme siano tali da supportare un giudizio di pericolo di infiltrazione mafiosa negli assetti imprenditoriali. In tale ottica, è vero sicuramente che i legami di natura parentale, in sé considerati, non possono essere addotti quali elementi in grado di supportare autonomamente l´informativa negativa. Tuttavia, anche i legami parentali possono avere rilievo allorché emerga un intreccio di interessi economici e familiari, dai quali sia possibile desumere la sussistenza dell´oggettivo pericolo dell´infiltrazionE.

 

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T.A.R. L´Aquila, (Abruzzo), sez. I, 05/11/2015, n...
T.A.R. Palermo, (Sicilia), sez. I, 05/11/2015, n....

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