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Si può realizzare una rete internet condominiale?

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Riferimenti normativi: L.n.66/2001- D.L.n.133/2014 - Decreto n.33/2016 – art.1136 c.c.

Focus: L'uso di internet fa parte ormai della nostra vita quotidiana e in alcuni edifici, specie quelli di ultime generazioni cablati in fibra ottica, se la zona è coperta dal servizio di un provider, si può realizzare una rete internet condominiale con un unico abbonamento condiviso tra condòmini che permette la connessione a tutti.

Principi generali: L'installazione di una rete telematica condominiale rientra tra le innovazioni necessarie regolamentate dalla L.n.66/2001. Il D.L.n.133/2014 ha introdotto, nel testo unico dell'Edilizia (D.P.R.n.380/2001), l'art.135-bis il quale stabilisce che tutti gli edifici di nuova costruzione dal 2015 in poi devono avere un'infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all'edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete. Successivamente il Decreto n.33 del 15 febbraio 2016, cosiddetto "Banda larga", in attuazione della direttiva comunitaria 2014/61/UE, ha definito una serie di norme che favoriscono l'installazione di reti internet ad alta velocità promuovendo l'utilizzo condiviso dell'infrastruttura esistente e riducendo i costi per gli operatori che forniscono il servizio. 

Si tratta, quindi, di un unico servizio di fornitura che può offrire notevoli vantaggi economici in termini di costi, che vengono dimezzati in quanto condivisi tra i condòmini, e di facilità di installazione di un apparato, detto "punto di accesso", cioè di un punto fisico che viene situato in un locale comune, che può essere quello riservato ai contatori, all'interno o all'esterno dell'edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, che consente la connessione con l'infrastruttura interna all'edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga. Dal punto di accesso il segnale viene propagato a tutte le unità immobiliari, compresi gli spazi comuni, attraverso un cablaggio fisico, cioè tramite cavi che giungono all'interno di ogni abitazione o tramite ripetitori Wi-Fi, cioè senza cavi, da posizionare su ogni piano dell'edificio. È l'assemblea condominiale che può deciderne l'installazione con una maggioranza pari a un terzo dei partecipanti all'assemblea che rappresentino almeno un terzo del valore millesimale dell'edificio (art.1136 c.c.). La delibera di approvazione della rete internet condominiale obbliga l'amministratore a darle esecuzione, e, perciò, contattare un fornitore e conferirgli l'incarico per l'installazione della rete comune. Poiché non tutti i condòmini sono obbligati a partecipare, ogni condòmino che si allaccerà alla rete comune e utilizzerà il servizio avrà la sua linea. Se la proposta di una rete internet non dovesse ottenere la maggioranza necessaria in assemblea, l'iniziativa può essere intrapresa da due o più condòmini che potranno procedere alla valutazione e all'eventuale installazione di una rete comune al servizio dei rispettivi appartamenti suddividendone le spese. Al condominio o al gruppo di condòmini che vorranno usufruirne spettano solo le spese di installazione dell'impianto comune e le spese per gli eventuali interventi di manutenzione all'impianto, alla cui ripartizione provvederà l'amministratore di condominio.


Ogni condòmino, in pratica, sarà servito da una connessione internet alla quale potrà accedere per mezzo di una password personale per proteggere la privacy e la sicurezza dei dati, come avviene per le connessioni private, e potrà sfruttare l'accesso alla linea anche per la telefonia, la televisione, i servizi in streaming e la domotica. Nel caso di un abbonamento flat, cioè di contratto caratterizzato da una tariffa fissa indipendente dall'utilizzo della connessione, le spese andranno suddivise equamente tra i condòmini che hanno deciso di aderire. Nel caso di abbonamento a consumo, invece, ciascun condòmino pagherà in base a quello che effettivamente consuma. I condòmini che non hanno aderito inizialmente nel caso in cui cambino idea in un secondo momento potranno collegarsi alla rete condominiale partecipando alle relative spese.Ulteriore vantaggio di una rete condominiale è che si può rendere internet disponibile anche nelle aree comuni dell'edificio facilitando, in tal modo, anche l'installazione di sistemi di videosorveglianza o la diffusione del Wi-Fi di dispositivi per il superamento delle barriere architettoniche e di un portale condominiale dedicato ai soli condòmini per facilitare le comunicazioni tra gli stessi o tra condòmini e amministratori. Per l'installazione di tali servizi aggiuntivi nelle parti comuni si può procedere alla realizzazione degli stessi senza alterare, però, il decoro e la stabilità dell'edificio, né modificare o impedire a qualunque condòmino l'accesso alle parti comuni, ai sensi degli artt.1120 e 1221 c.c. A fronte di tali vantaggi gli unici svantaggi sono costituiti dal rallentamento della velocità di connessione in quanto trattandosi di un unico accesso per tutti ci sono fasce orarie in cui pochi sono connessi e perciò la navigazione sarà fluida ed immediata e altre fasce orarie in cui tutti sono in linea per cui la connessione potrebbe risultare più lenta. 

 

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