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"Il primo sequestro non si scorda mai". Ecco come fui sequestrato nella stanza di un giudice

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Ci scrive Walter Casciello, Collega di Scafati (SA) collaboratore di diverse riviste giuridiche: "Ho deciso" - ci dice - "di scrivere alcuni atti in merito alla mia esperienza. Il primo episodio, racconta il mio primo giorno di pratica, dove fui "sequestrato" nella stanza di un giudice. Va letto tutto in un fiato, siamo al confine labile tra il diritto e l'ironia. Buona lettura". 

Lo pubblichiamo volontieri: 

Il primo sequestro non si scorda mai

ATTO I

Luglio di alcuni anni fa, clima torrido e afoso, mi ero laureato verso fine mese ed immediatamente, superata l'euforia della tesi, iniziai a pensare al mio futuro °dominus".

Decido di parlare con l'avvocato X.

E' uomo giovane, umile e preparato, è della mia città, lo conosce mia madre e decise così di chiamarlo. E' agosto, optiamo di risentirci a settembre per un incontro.

Il mese di agosto, corre veloce, lo passo al mare.

Da piccolo, mentre gli altri sognavano di fare i calciatori, gli attori, gli astronauti, io sognavo di fare l'avvocato. Ricordo, di aver poco più di 4, al massimo 5 anni, quando per tv, vidi la scena di un avvocato; era in un'aula bellissima, piena di persone, l'avvocato in completo blu perfetto, con un gesto solenne scaraventava le carte, poste su una scrivania, a terra.

Fu quello il mio inizio.Stare dalla parte dei bisognosi, in mezzo alla gente. Farmi sentire.

Agosto, scorre, gli amici, i drink, il sole, il mare.. ma io penso solo a settembre.

E' il 2 settembre, sono pronto, lo chiamo, respiro profondo e digito il numero "Pronto avvocato, buongiorno, scusi il disturbo, sono Walter, si ricorda ? Quando possiamo incontrarci ?"

La voce, dall'altra parte,è sicura e tranquilla "Walter, sono ancora in vacanza, ritorno il 16".

Esultai, perché pensai che grande il mio avvocato si riposa anche asettembre. Ancora non sapevo che l'anno successivo avremmo lavorato il 15 agosto (ma questa è un'altra storia).

Passato il primo giorno in ufficio, tra carte, scartoffie, approccio con la stampante, ci diamo appuntamento per la mattina seguente in tribunale alle ore 9.30.

La notte non dormo, mi giro e rigiro nel mio letto. Sembro una cotoletta impanata.

Sveglia ore 7.00, doccia, shampoo, capelli, miglior vestito e cravatta più bella…

Arrivo in tribunale presto, sono emozionato. E' un sogno.

Entro in tribunale, da subito il mio "dominus" mi spiega i fondamentali : " a destra c'è il bar del civile, ma il caffè lo prendiamo al penale, è migliore. Vieni".

Aveva ragione, l'esperienza è una grande cosa.

 Dopo il caffè mi dice "Passa un attimo in cancelleria, dobbiamo ritirare una sentenza che ho vinto avverso un tutor che presi perché correvo".

Sono incazzato nero, ieri proprio ho proprio ho pagato una multa presa per eccesso di velocità in autostrada.

"Walter adesso hai superato il confine, sei dall'altra parte, sei in trincea, sei un avvocato".

Perplesso, mi accingo ad ottemperare il mio primo adempimento, il "dominus" siha un incontro con il giudice fallimentare.

Dopo 10/20 minuti, appena ritirata la sentenza, giro un po' in tribunale e provo a cercalo.

Niente, non lo trovo, vedo solo carte, le persone, caffè… decido di contattarlo e mi dice dove andare "Primo piano, a dx, dott. X, vieni".

Arrivo fuori la stanza del dottor X, fuori c'è fila, troppa, mi faccio spazio e poi un bel respiro ed entro.

"Buongiorno sono giudice, sono con l'avvocato X…"

"Prego si accomodi…".

Nemmeno il tempo di togliermi il trench, è inizio a sentire delle urla, ma sono parole confuse.

Cala il silenzio, poi, un urlo chiaro, limpido, forte "IO LO UCCIDO AL GIUDICE… ESCI FUORI".

Ci chiudiamo dentro la stanza.

Non può entrare nessuno.

Non capisco bene cosa stia succedendo, percepisco una persona urlare e ascolto il Giudice chiamare le Forze dell'Ordine.

Rimaniamo un oretta, chiusi in una stanza… inizio a guardarmi intorno, un po' tremo (me la stavo facendo sotto in realtà), ma faccio coraggio eprovo a non far pensare alla situazione, cosìdecido di "buttare" nel silenzio generale un argomento che non c'entra una vera mazza "Dottore, avete visto in Napoli che bella partita ?"

Niente silenzio tombale, siamo ancora chiusi dentro.

La situazione torna alla normalità e mentre ci dirigiamo verso l'uscita un dubbio mi attanaglia "Avvocato, è'sempre così?"

"Sono 20 anni che faccio l'avvocato, non mi è mai successo…. Fa che porti sfortuna?",

Bene, è terminato il primo giorno, ho appreso che spesso le multe si impugnano e sono stato "sequestrato" in una stanza..

E' questa la mi strada ? Si, ne sono convinto ed è bellissima.

Walter Casciello

 

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