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Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha pubblicato poco fa un video: «Non abbiamo altro da perdere se non la nostra stessa libertà».
Si è poi rivolto a Putin: «Cosa vuoi da noi? Vai via dalla nostra terra. E se non vuoi andartene, siediti con me al tavolo delle trattative. Sono disponibile. E non a 30 metri, come con Macron, Scholz. Sono un uomo normale, siediti con me. Parla, di cosa hai paura? Non minacciamo nessuno, non siamo terroristi».
«Se noi cadiamo», ha continuato Zelensky, «i prossimi saranno i Paesi baltici. Se noi non resisteremo, la Lettonia, la Lituania come la Georgia saranno i prossimi stati ad essere attaccati», e Putin «non si fermerà prima di essere arrivato al muro di Berlino, credetemi».
Guardatelo. Un uomo stravolto, provato, e anche braccato da bande di killer professionisti, mandati a Kyiv da Putin con un unico obbiettivo, "terminare" il presidente divenuto eroe, il più grande ostacolo al suo disegno criminale. Da quando ha detto "Non mi serve un passaggio" non dorme più, non può stare con la propria famiglia, si sposta da un posto all'altro, parla al suo popolo, con dirette improvvisate dal suo smartphone. Mentre i leaders mondiali parlano dell'Ucraina dalle loro sedi ovali e dorate, lui è sotto le bombe, con il suo popolo.
Rispetto immenso per Volodymyr 🇺🇦 🤝 🇮🇹
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