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Putin: "In Ucraina non avevamo scelta"

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 "In Ucraina c'è una grande tragedia, ma non avevamo scelta. Grazie ai russi che accolgono gli ucraini". So che sembra assurdo crederci, ma lo ha detto lui, Vladimir Putin, poco fa. Poverino, non aveva altra scelta, è stato costretto. Costretto a ordinare ai suoi generali di rendere le città immensi cimiteri.

 Costretto a far massacrare decine di migliaia di civili inermi, a far stuprare davanti agli occhi dei propri bambini o trascinandole in cantine centinaia di donne, A torturare la gente dentro le chiese, a far deportare migliaia di ucraini in Russia, a utilizzare, scosso dalla paura di perdere la guerra, anche le armi tossiche, e i gas nervini. A ricorrere ai generali ceceni, noti per giocare al calcio con le teste dei bimbi trucidati. E per finire, ad aver mandato al macello decine di migliaia di ragazzi, del suo e di altri popoli, nati per studiare, per amare, per crescere in pace.

Lui non aveva scelta, no, lui è stato costretto. Come anche io, "costretto" dai miei principi a non poter augurare a questo essere immondo che faccia la stessa fine di quella che sta riservando al suo prossimo.

Ma una cosa posso dirla: neanche Adolf Hitler aveva mai avuto la faccia da c@@o di giustificare in modo così delinquenziale le proprie azioni, che mai potranno rimanere impunite. Finché sarà al potere, tutta l'umanità sarà a rischio.

Solo un grandissimo, immenso schifo.
Viva il popolo dell'Ucraina e viva la Libertà.

 

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Alina, semi e fiori per ringraziare Napoli
Valerio, poliziotto 007

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