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Alcuni gironi fa erano circolati sul web annunci di non precisati studi legali e di varie associazioni con i quali si spronavano i familiari delle vittime del covid -19 ad intraprendere azioni legali nei confronti dei medici che si sarebbero resi responsabili a causa di errori sanitari. A tal fine con i citati annunci veniva assicurata gratuitamente la consulenza e l'assistenza e legale.
Tale comportamento è stato stigmatizzato duramente dal Consiglio Nazionale Forense con un'apposita Delibera adottata il primo aprile 2020 documento inviato a tutti i Consigli degli Ordini degli Avvocati e ai Consigli Distrettuali di Disciplina.
Con il documento adottato dalla massima istituzione forense i C.O.A. e i C.D.D. vengono invitati " a vigilare su comportamenti che sono stati definiti indegne che ledono il decoro e la dignità della classe forense ".
Il C.N.F. ha inoltre comunicato e assicurato che tali comportamenti, definiti indecorosi sia sotto il profilo etico che deontologico, seppure accertati in maniera limitata e marginale, saranno oggetto di un'attenta e rigorosa vigilanza di tutte le istituzioni forensi e sanzionati in maniera spedita.
Pare che in tal senso si sia già adoperato il Consiglio di Disciplina Distrettuale di Milano con l'apertura dei primi fascicoli su alcuni casi di "scorretta pubblicità e di accaparramento della clientela" da parte di studi legali o aziende che abbiano sfruttato il delicato ed angosciante momento di questi giorni per spingere i familiari delle vittime a fare causa contro i medici per ottenere risarcimenti.
L'art. 37 del Codice Deontologico Forense vieta agli avvocati l'accaparramento della clientela e stabilisce, tra gli altri divieti, che l'avvocato non deve acquisire rapporti di clientela a mezzo di agenzie o procacciatori o con modi non conformi a correttezza e decoro. Chi viola le disposizioni è soggetto a sanzioni disciplinari.
Si allega qui di seguito il testo per estratto della Delibera n. 178 del'1 aprile 2020 del CNF
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L´Avv. Giovanni Di Martino, coordinatore dello Studio insieme all´Avv. Pietro Gurrieri, nel 1986 ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l´Università degli Studi di Catania. Da oltre 25 anni esercita la professione di avvocato con studio in Niscemi (CL) ed è iscritto all´Albo degli avvocati del Consiglio dell´Ordine di Gela oltre che in quello speciale dei Cassazionisti e in quello delle altre Giurisdizioni Superiori.
Ha ricoperto la carica di amministratore del Comune di Niscemi (CL) e quella di Vice Presidente Nazionale della Associazione "Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie" (2007-2013),
Nel corso della sua carriera professionale ha assunto il patrocinio in favore di numerosi soggetti privati ed enti pubblici sia in sede giudiziaria ed extragiudiziaria, in diverse materie di diritto civile.