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Er Tribunale è na grande galleria. Alessandro Tozzi: "Diec´anni pe na causa? manco tanti. Se nun ce so imprevisti è annata bene..."

Spesso gli Avvocati sono anche degli artisti, musicisti, attori e poeti di straordinario talento. La professione ci avvicina ai destini e agli animi delle persone e impariamo a coglierne le sfumature caratteriali e i moti interiori e a comprenderne i pensieri attraverso un gesto, un ghigno, un cenno del capo. E questo è esattamente il lavoro ed il talento di un artista: riuscire a fotografare in un secondo un´emozione o una situazione, fissarla nella propria mente e riportarla poi in un quadro o un testo letterario o uno spartito musicale, in dono agli altri.

In occasione di una recente cena di Auguri di Natale, organizzata da alcuni Avvocati del Foro di Roma, il Collega Alessandro Tozzi, noto anche come attore romano della compagnia teatrale "Avvocati alla Ribalta", ha voluto sorprenderci, al termine di una farsa molto divertente sulle condizioni di lavoro degli Avvocati, con una sua poesia lirica in quartine a rima alternata, scritta in romanesco, pungente e sarcastica, per ricordarci che la realtà dei Tribunali spesso supera la fantasia e che "n´ atto de coraggio" è anche una poesia..

"Er Tribunale è na grande galleria

Er Tribunale è na grande galleria
De facce, smorfie, voci, odori e insulti
La Giustizia è oramai na malattia
O forse un gioco fatto dall´adulti

Diec´anni pe na causa? manco tanti
Se nun ce so imprevisti è annata bene
Che so contenti solo li furfanti
I quali nun se beccano le pene

Venite signori, venite na mattina
A vedè coll´occhi vostri che disastro
Stamo proprio qua dietro, mica in Cina
Roba da fa rimpiagne pure Castro

Ma ci sarà da qualche parte un saggio
Che ´n bel giorno entrando in Tribunale
Je verrà in mente n´atto de coraggio
Cambià le regole de n´gioco fatto male

E´ solo na speranza, beninteso
Nessuno a sto mondo se illude più de tanto
Ma libera noi avvocati da sto peso
De sapè che non funziona tutto quanto

Voi che stasera siete qui
e ce lo so che pure a voi ve frega
perchè c´avete cause notte e dì
mattina e sera in mezzo a qualche bega

Quindi ce lo sapete pure voi
De quanto sudore, rodimenti e pianti
Che la Giustizia riguarda tutti noi
Pure poeti, navigatori e santi

Ridete dunque, ridete a crepapelle
Per quello che avete visto qui stasera
Domani ce ne saranno di più belle
Ma non sarà più farsa, è vita vera

Se v´avemo fatto ride è annata bene
Ora s´è fatto tardi pe stasera
il resto del mondo torna alle sue pene
E noi avvocati ritornamo in guera"

 

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