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"Per la donna è normale fare carriera in questo modo". Ordinanza choc del Gip sul caso Arnesano: "Nessuna remora etica".

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"B.M., avvocato del Foro di Lecce è finita nelle 70 pagine dell'ordinanza a firma del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza, Amerigo Palma, nel "capitolo" dedicato ai favori sessuali in cui è protagonista insieme al Pubblico Ministero, Emilio Arnesano finito a Borgo San Nicola per il "pericolo di reiterazione del reato". Lo anticipa Il quotidiano on-line salentino, Leccenews24, riportando alcuni brani dell'ordinanza.

«Pericolo di recidiva particolarmente evidente anche a carico dell'avvocato M.», finita ai domiciliari.

«M. è protagonista insieme a Emilio Arnesano di un sistema di scambi di favori, in cui la donna offre puntualmente sesso al pubblico ministero in cambio della definizione di procedimenti penali in modo a lei favorevole. Mantiene tale condotta con grande disinvoltura, non mostrando alcuna remora etica».

«Per la donna è normale fare carriera in questo modo. Si presenta impreparata sui procedimenti per i quali chiede aiuto, sapendo che la definizione dipende esclusivamente dagli incontri sessuali e dalle effusioni scambiate con lui».

«Martina non mostra alcun tipo di sentimento, di passione, di desiderio nei confronti del Pubblico Ministero». Essi «si incontrano solo quando l'avvocato ha bisogno di qualcosa». E che il rapporto fosse di natura esclusivamente utilitaristica,  o meglio opportunistica, e che tra i due non ci fosse nulla di sentimentalmente rilevante, sarebbe dimostrato da alcune intercettazioni dalle quali emerge in maniera evidente una avversione, sia intellettuale che anche fisica dell'avvocato nei confronti del Pubblico Ministero. Così la M., discutendo con una sua amica: «Guarda che cazzo me ne fotto che viene a casa mia. Grazie a Dio non ci viene più, magari era buenu». 

«È mossa – continua il Gip – solo dalla convenienza dello scambio tanto che al dottor Arnesano offre anche la sua amica (la praticante che aveva chiesto una mano per superare l'esame orale di abilitazione alla professione forense nel 2017), avviandola a sicure richieste di contro-favori sessuali e dispensando strategie di attesa per non concedersi subito, prima di aver ottenuto quanto promesso dal magistrato».

«La mancanza di qualsiasi etica e la normalità con cui l'avvocato M. adotta questo approccio è sintomatica del fatto che lo stesso schema potrebbe ripetersi con chiunque altro» conclude il Gip.

 

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