Parlamento, scontro su libertà di stampa, Bonafede attacca FI e PD: "Quante epurazioni ai tempi di Berlusconi e Renzi!"

Question time, lo spazio dedicato al confronto tra il Parlamento e il Governo. Un appuntamento tra i più importanti del calendario parlamentare, che ieri però si è trasformato in scontro aperto tra alcuni deputati dell'opposizione è il ministro guardasigilli Alfonso Bonafede, presente tra i banchi del governo per rispondere ad una interrogazione sulla libertà di stampa e sui suoi rapporti con Luca Lanzalone.

Un intervento che, durante alcuni passaggi ha sollevato le proteste dei parlamentari del Partito Democratico, ed in particolare di Emanuele Fiano, Ivan Scalfarotto e Filippo Sensi.

Successivamente, è intervenuto il presidente della Camera, Roberto Fico:

"Non sto difendendo il governo – ha sottolineato il presidente – difendo l'Aula in presenza di comportamenti che non sono idonei al buon prosieguo della discussione".

Nel corso del suo intervento, il ministro anche parlato della prossima misura legislativa in tema di conflitto di interessi: "Mi confronterò con l'Ordine dei giornalisti rispetto a tutte le istanze che avranno da presentarmi e, sul tavolo di quel confronto, potremmo valutare ipotesi di una legge che stabilisca interventi sul conflitto di interessi affinché in Italia ci sia una cultura sempre piu forte che porti all'esistenza dell'editore puro come figura prevalente e forse esclusiva nel quadro del giornalismo italiano". 

 Ma, lungi da un chiarimento, subito dopo il Question Time è stato proprio il ministro di Giustizia a dare nuova linfa alla polemica con un durissimo anche se ironico post da lui pubblicato nella bacheca Facebook della sua pagina:

"Mi piace constatare che c'è una nuova sensibilità per alcune forze politiche rispetto alla libertà di pensiero e alla libertà di cronaca che non ricordavo né ai tempi di Berlusconi, quando venivano epurati Luttazzi Santoro e Biagi, né ai tempi del governo Renzi quando epurazioni o allontanamenti venivano fatti nei contronti della Gabanelli, di Giannini, di Giletti, di Floris di Mercalli e di Porro.