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Ognuno è libero di pensarla come vuole ma solo sulla propria pelle. Io, avvocato, rifiuterei di difenderli

Alberto-Pezzini
Se ci penso bene, potrei difendere un genitore che non intenda vaccinare il proprio figlio ?

Lo avrei fatto per l´onorario (sono sincero) ma anche perchè ho sempre rispettato quanto diceva Voltaire: non condivido la tua opinione ma farei tutto quanto mi è possibile per consentirti di esprimerla.
 
Poi ci ho ripensato.
Tra parentesi:soltanto gli imbecilli non mutano mai idea.
 
Quello che mi ha fregato facendomi cambiare opinione sui no vax è stato il principiodell´autodeterminazione.
 
Prendete l´art. 32 Carta Costituzionale: esso specifica al II co. che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge, la quale non può, in ogni caso, violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
 
Prendete l´art. 5 Convenzione di Oviedo: "Un trattamento sanitario può essere praticato solo se la persona interessata abbia prestato il proprio consenso libero e informato. Tale persona riceve preliminarmente informazioni adeguate sulle finalità e sulla natura del trattamento nonché sulle sue conseguenze e i suoi rischi. La persona interessata può, in qualsiasi momento, revocare liberamente il proprio consenso".
 
Il problema dei no vax è ideologico.
Non ho ancora compreso per quale motivo si oppongano ai vaccini obbligatori.
 
So che molti scienziati sostengono che vi sia una pericolosità insita nella vaccinazione.
Come so che la luna sorge nel cielo ogni notte e che quest´ultimo è di solito stellato.
Ciò nonostante, non smetterò mai di credere alla luna se per una volta non la vedo in cielo.
 
Quello che tuttavia non capisco è il fatto per cui i c.d. no vax vogliano esercitare l´autodeterminazione in nome e per conto dei propri figli.
 
Capite che si tratta di un ossimoro, una contraddizione in termini.
Nel momento in cui decido di farmi trapiantare un seno di gomma, oppure sottopormi ad un trapianto di sesso, sto esercitando effettivamente la mia facoltà di autodeterminarmi.
 
Le conseguenze di due tette di plastica, o del mutamento di sesso, si riverberanno soltanto su di me.
Ma quando decido per un figlio, e prendo una decisione nel suo interesse, quanto posso farmi guidare da una convinzione ideologicamente discutibile nella misura in cui va contro la legge e potrebbe arrecare un nocumento davvero terribile al mio bambino?
 
E´ questo che mi spaventa.
I no vax hanno e nutrono (almeno questa è l´impressione che mi trasmettono) la convinzione di operare nel giusto.
Non sembrano nutrire dubbi apparenti.
Per il semplice fatto che decidono in materia sanitaria nell´interesse della loro prole, dovrebbero già essere preda quantomeno del ballo di San Vito, credo.
 
Sono sempre stato nemico del fascismo perchè aveva cercato di reprimere le coscienze in senso ideologico. L´autodeterminazione esercitata per conto terzi – che non potrebbero decidere – non è eterodeterminazione di vago stampo fascista?
 
Non prendere neanche in considerazione l´alternativa che – in mancanza di un vaccino – mio figlio si porrebbe ammalare, non è una presa di posizione ideologicamente conclusa in sé stessa, ma soprattutto gravida di minaccia ?
 
Io domandai – insieme a mia moglie – quale fosse il pericolo portato da un vaccino per mio figlio.
Mi ricordo il nostro pediatra. Ci prese da parte e con calma ci spiegò quali fossero i pericoli rappresentati dalla decisione di non vaccinare il nostro bambino. Ci spiegò anche che le antiche malattie – vituperate perchè obsolete – avrebbero potuto tornare in pista in virtù di una diminuzione delle vaccinazioni.
 
E poi, i fenomeni immigratori sempre più imponenti, e la trasmigrazione di certi virus a cui non siamo abituati in quanto inermi occidentali. Ci convincemmo.
Ma non è questo il punto.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma soltanto sulla propria pelle.
 
 

 

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