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L'Unione delle Camere Penali Italiane ha inviato al Ministro della Giustizia Bonafede un documento approvato ieri con il quale si ribadisce la ferma contrarietà degli avvocati penalisti allo svolgimento dell'udienza a distanza.
Per oggi, 16 aprile, il Ministro ha convocato un incontro con la rappresentanza istituzionale dell'Avvocatura, l'Associazione Nazionale Magistrati e le associazioni professionali.
Col documento gli avvocati penalisti fanno sapere al Ministro che le soluzioni individuate nulla hanno a che vedere con forme di semplificazione telematica delle comunicazioni e delle disponibilità degli atti di causa, che certamente possono contribuire a snellire l'organizzazione della macchina giudiziaria.
Lo svolgimento delle udienze penali con modalità telematiche avrà come conseguenza la eliminazione della fisicità del luogo di udienza e delle relazioni tra i soggetti del processo è cosa completamente diversa che mina le fondamenta, i principi costituzionali di garanzia e che viola, per le modalità previste, le vigenti regole di protezione dei dati e di sicurezza informatica. Gli avvocati penalisti si rivolgono al Ministro chiedendo la sospensione dell'entrata in vigore della disciplina del processo da remoto.
I penalisti non solo ribadiscono la loro ferma opposizione ma con la delibera approvata ieri hanno anche proposto alcuni criteri per la definizione di ulteriori regole utili alla ripresa dell'attività giudiziaria nella seconda fase dell'emergenza.
I penalisti, fanno sapere al Ministro, che alla fine della fase I dell'emergenza l'attività delle udienze potrà riprendere con l'ausilio di tutti i presidi sanitari di protezione e prevedendo inizialmente con un numero limitato di processi da celebrare secondo priorità prestabilite.
Proprio perché gli avvocati penalisti non intendono sottrarsi alla collaborazione per individuare soluzioni pratiche idonee a garantire i principi fondamentali che regolano il processo, hanno elaborato un documento, elaborato dal loro Centro Studi giuridici, contenente proposte di interventi normativi, quale contributo alla discussione che hanno fatto avere al Ministro
Si allega qui di seguito il documento ufficiale dell'Unione delle Camere Penali.
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L´Avv. Giovanni Di Martino, coordinatore dello Studio insieme all´Avv. Pietro Gurrieri, nel 1986 ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l´Università degli Studi di Catania. Da oltre 25 anni esercita la professione di avvocato con studio in Niscemi (CL) ed è iscritto all´Albo degli avvocati del Consiglio dell´Ordine di Gela oltre che in quello speciale dei Cassazionisti e in quello delle altre Giurisdizioni Superiori.
Ha ricoperto la carica di amministratore del Comune di Niscemi (CL) e quella di Vice Presidente Nazionale della Associazione "Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie" (2007-2013),
Nel corso della sua carriera professionale ha assunto il patrocinio in favore di numerosi soggetti privati ed enti pubblici sia in sede giudiziaria ed extragiudiziaria, in diverse materie di diritto civile.