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Nilde, il tuo nome era "Resistenza"

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Lei è Leonilde, tutti la conoscono come Nilde. Nasce a Reggio Emilia da una famiglia povera. Il papà, Egidio, è un socialista. Forte dei propri ideali e di dignità. Non cede ai ricatti, preferisce perdere il lavoro che l'onore. Nilde ama studiare, a costo di sacrifici immensi riesce a laurearsi in lettere alla Cattolica. Ama la libertà, lascia la sua casa e va sulle montagne. È una staffetta partigiana. Finisce la guerra, Nilde vuole servire ancora il suo paese, sceglie la politica. Viene eletta all'assemblea Costituente. Ha compiuto 27 anni, scrive la Costituzione fianco a fianco ai Padri della Patria. Nilde è una donna comunista, frequenta il Bottegone. Palmiro Togliatti si innamora di lei, perdutamente. I primi sguardi, poi una corte spietata. I compagni criticano il migliore, lui è sposato con un'altra donna. L'amore supera ogni ostacolo, questi due si amano. Palmiro e Nilde vanno a vivere insieme, una soffitta di appena due stanze. Adottano una bambina orfana. Sono sempre insieme, tra i compagni nelle piazze e in Parlamento. Quando Pallante gli spara, lei è la prima a chinarsi, a soccorrerlo, a chiedere aiuto. Palmiro è sostenuto dal suo popolo, ce la fa. È il 1979, Pietro Ingrao rinuncia a continuare a fare il presidente della Camera, tocca a Nilde. Eletta al primo turno. Il suo discorso di insediamento pone al centro l'emancipazione femminile, l'imparzialità politica e la lotta al terrorismo. Mantiene la carica fino al 1992, come nessuno nella storia d'Italia. Difende il Parlamento e le donne. 

 Nilde è in primafila sul divorzio e per i diritti civili. Cossiga vuol far la senatrice a vita, lei rifiuta. Capi di stato e di governo sono incantati dai suoi modi da regina, lei ha l'umiltà da alfiere semplice della Repubblica. Il 18 novembre 1999 si dimette da ogni incarico, i deputati si alzano in piedi per tributarle un interminabile, commosso applauso. Nilde ha combattuto tanto, adesso il suo cuore è allo stremo. Muore il 4 dicembre 1999. Chi lo desidera, può portarle un fiore rosso al Verano, il luogo nel quale ha scelto di riposare, accanto ai militanti comunisti e ai compagni di una vita.

 

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