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Conte: «Nessun aumento per l’Iva». Oggi pomeriggio il Consiglio dei Ministri approva il NADEF

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Nel pomeriggio di oggi, è previsto il Consiglio dei ministri per il varo del NADEF (Nota di Aggiornamento al Def) con i dettagli da definire rispetto alle risorse per la manovra.

Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e perché sia così importante.

Come anticipato, il significato di NADEF è letteralmente quello di Nota di Aggiornamento del DEF, Documento di Economia e Finanza, fondamentale per la stesura della nuova Legge di Bilancio. In tale nota di aggiornamento, il governo inserisce le nuove stime economico-finanziarie formulate sulla base dei maggiori dati a disposizione e di un quadro macro certamente più chiaro.

In pratica il testo rielabora e aggiusta le previsioni formulate nel Documento di Economia e Finanza presentato lo scorso Aprile.

Dopo la Nota di Aggiornamento, il governo ha l'arduo compito di approvare la nuova legge di bilancio con la quale il Parlamento conferisce all'esecutivo la possibilità di utilizzare le risorse economiche statali per l'esecuzione delle politiche pubbliche e delle attività amministrative. 

In altre parole il NADEF rappresenta uno dei passi fondamentali che portano poi a scegliere quali riforme saranno attuate e quali invece accantonate, con ovvie ricadute su tutti i cittadini italiani. 

Per quanto riguarda l'IVA, il Premier Conte, ha da poco dichiarato che sono state trovate le coperture necessarie (circa 23 Miliardi di Euro) necessarie a disinnescare l'aumento delle aliquote Iva prevista nella clausola di salvaguardia, introdotte nell'estate del 2011 dall'allora Governo Berlusconi e poi, di li a poco, a causa dell'impennata dello spread e della sempre più malmessa condizione del debito sovrano italiano, verrà sostituito da Mario Monti e dalla sua schiera di "tecnici".

 «La prima bella notizia è che sterilizziamo l'incremento dell'Iva, 23 miliardi sono stati trovati, c'è qualche cosa che ci manca ma siamo ambiziosi». Quanto al cuneo fiscale «il mio obiettivo è più soldi in busta paga ai lavoratori dipendenti, lo abbiamo scritto nel programma».È la sintesi dei negoziati fatta dal premier Giuseppe Conte conversando con i giornalisti fuori Palazzo Chigi. «Stiamo lavorando per far scendere l'iva sulle bollette dal 10 al 5 così come abbassare all'1 l'Iva su prodotti come il pane, il latte e la frutta. Ma per fare questo bisogna incrementare l'utilizzo di mezzi alternativi al contante e per fare questo il piano è dare a tutti la possibilità di accedere a mezzi elettronici di pagamenti a costo zero».

In generale si vorrebbero approvare anche altre misure per favorire il ricorso alla moneta elettronica. Per il taglio del "cuneo fiscale" – cioè la differenza tra quanto spende per ogni lavoratore un'impresa e quanto il lavoratore percepisce in busta paga – le ipotesi sono o una riduzione del credito di imposta o un taglio dei contributi a carico dei lavoratori, per far crescere le buste paga e rilanciare i consumi.

 

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