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Maryna, le tue parole arrivino agli estremi confini della terra!

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Maryna Ovsyannikova, questo il nome della Giornalista che ieri è stata arrestata dalla polizia di Putin a seguito della sua irruzione durante il TG e dopo le parole di condanna di quella carneficina che i russi chiamano "operazione militare speciale".

Poco prima Maryna (quella in foto la sua immagine di profilo facebook) - pensando forse che dopo non le sarebbe più stato possibile - aveva registrato un video. Pronunciando parole toccanti, queste:

 Quello che sta avvenendo in Ucraina in questo momento è un crimine e la Russia è l'aggressore. La responsabilità di questa aggressione ricade sulla coscienza di una persona sola.

Questo uomo è Vladimir Putin. Mio padre è ucraino. Mia madre è russa. Non sono mai stati nemici. Questa collana che indosso è una richiesta per chiedere l'immediata fine di questa guerra fratricida. A quel punto i nostri popoli fraterni potranno iniziare una nuova riconciliazione.

Sfortunatamente, negli ultimi anni, ho lavorato a Channel One per la propaganda del Cremlino. E me ne vergogno profondamente. Mi vergogno di aver permesso che si raccontassero quelle bugie davanti allo schermo. Mi vergogno di aver permesso di zombificare il popolo russo. Siamo rimasti in silenzio nel 2014 quando tutto questo era solo l'inizio. Non abbiamo manifestato in piazza quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo guardato in silenzio a questo regime disumano. E ora il mondo intero si è rivolto contro di noi e neppure alle future 10 generazioni dei nostri discendenti basterà a ripulire la vergogna di questa guerra fratricida.

Siamo il popolo russo, premuroso e intelligente. Tocca a noi fermare questa follia. Scendete nelle piazze, non abbiate paura di nulla. Non possono arrestarci tutti".

 Tocca a me, a Te che stai leggendo, a tutti noi far arrivare queste parole di denuncia e di speranza fino all'ultimo e sperduto angolo della Terra ✍

 

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Addio William, impossibile dimenticarti
Benjamin, che Tu possa farcela!

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