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Mafia: esame riforma Codice a Aula Camera, scontro Pd-M5S

(ANSA) - ROMA, 10 NOV - L´Aula di Montecitorio questa mattina ha iniziato l´esame e le votazioni degli articoli e degli emendamenti della riforma del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Previste, per oggi, le votazioni sugli emendamenti. Quasi subito è stato scontro in Aula tra Pd e M5S. M5S, infatti, con l´inizio della seduta, ha chiesto il rinvio del testo in Commissione Giustizia. "Non abbiamo avuto possibilità e tempo adeguato per presentare nostri emendamenti", ha detto il 5S Riccardo Nuti, al quale ha replicato il responsabile Giustizia Dem David Ermini, "è una richiesta pretestuosa, che tecnicamente non ha alcun fondamento". Alla fine la richiesta di rinvio viene bocciata dall´Aula con 112 voti di differenza.
Ermini ha ricordato che la proposta di legge di riforma "è di iniziativa popolare ed è da due anni che il testo è stato presentato in Parlamento". L´articolato si compone di 30 articoli e prevede, tra l´altro, che basterà essere indiziati di favorire la latitanza di qualcuno o di aver commesso reati contro la Pubblica amministrazione, per essere colpiti con sequestri patrimoniali. Tra le altre novità del provvedimento ci sono: la creazione di un Fondo di garanzia per le aziende sequestrate che ha già una copertura e la delega al Governo per creare un Fondo anche per gli immobili sequestrai e confiscati; la previsione di un coinvolgimento a titolo gratuito degli imprenditori del territorio nella valorizzazione delle aziende sequestrate, nuove e più stringenti regole che riguardano gli amministratori giudiziari, un´Agenzia per i beni sequestrati e confiscati ridisegnata, con sede centrale a Roma (oggi è in Calabria), posta sotto la presidenza del Consiglio (oggi del Viminale) e con il direttore che potrà essere una figura diversa da quella del prefetto, come previsto finora. "Il 29 ottobre abbiamo ricevuto un testo di 51 articoli scritti malamente e con numerosi errori, ma il testo definitivo, quello su cui poter presentare gli emendamenti, ci è stato dato solo il 6 novembre in serata. Non abbiamo avuto la possibilità e il tempo per presentare gli emendamenti che il gruppo voleva presentare. Chiedo se è normale dare la possibilità emendativa solo il 7 e l´8 novembre. Per questo chiediamo il rinvio in Commissione, per dare la possibilità a tutti di presentare gli emendamenti su tutti gli articoli", ha spiegato in Aula il deputato M5S Riccardo Nuti, componente della Commissione Antimafia. "Siamo stati preclusi sulla possibilità di presentare i nostri emendamenti" ha aggiunto la Cinque Stelle Giulia Sarti, anche lei membro dell´Antimafia, la quale aveva presentato un emendamento, che è stato respinto, per estendere i sequestri a tutti i reati commessi contro la pubblica amministrazione. "Le continue allusioni a irregolarità procedimentali meritano di essere respinte al mittente. Il lavoro della Commissione Giustizia è stato rispettoso del regolamento delle forze di opposizione e di maggioranza: sfido chiunque a trovare una prova contraria. Non c´è stata e non c´è alcuna compressione nè nella fase degli emendamenti nè in quella di espressione dei pareri", ha replicato la presidente della Commissione Giustizia, Donatella Ferranti (Pd).(ANSA).

Fonte: Ansa legalità

 

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