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"Lorenzo è caduto, una vita a fianco degli oppressi". Su Fb il testamento politico di Orsetti

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"È nostro dovere oggi omaggiare la vita di Lorenzo, spesa al fianco degli oppressi, votata all'altruismo, esempio di coraggio e onestà". 

Davide Grasso,  un suo amico e combattente italiano nella stessa guerra, ha pubblicato su Facebook il testamento politico di Lorenzo Orsetti, nome di battaglia Heval Tekosher del quale ha annunciato la morte.

Lui, ricorda l'amico "era partito per la Siria nell'autunno 2017 deciso a dare il suo contributo nella guerra contro lo Stato Islamico". La sua è stata "una scelta difficile, presa nella piena consapevolezza dei rischi che comportava" - continua, ed ancora: "Una scelta dettata dalla profonda convinzione e coerenza verso i valori che hanno guidato la sua vita: libertà, uguaglianza e giustizia". Ma ecco il post per intero:

Lorenzo, Heval Tekosher è caduto in battaglia. Lo Stato Islamico, ormai sconfitto, in una delle sue ultime offensive ha attaccato e ucciso un gruppo di combattenti, tra i martiri di quest'imboscata c'è anche Lui. La sua partecipazione alle Ypg e alle Forze siriane democratiche è stata dettata dal desiderio di difendere la rivoluzione curda e araba che trova oggi espressione nella Federazione democratica della Siria del nord e nei cambiamenti sociali, politici, economici e di genere che ha voluto difendere, convinto che l'umanità meriti di meglio rispetto alla società capitalista in cui era cresciuto e di cui non aveva mai sopportato le dinamiche di esclusione e sfruttamento.

Lorenzo era partito per la Siria nell'autunno 2017 deciso a dare il suo contributo nella guerra contro lo Stato Islamico. La sua è stata una scelta difficile, presa nella piena consapevolezza dei rischi che comportava. Una scelta dettata dalla profonda convinzione e coerenza verso i valori che hanno guidato la sua vita: libertà, uguaglianza e giustizia.

Heval Tekosher ha dimostrato il suo valore come combattente prendendo parte a numerose battaglie: dal gennaio 2018 quando l'esercito Turco al fianco di bande Jihadiste ha cominciato l'invasione di Afrin, ha preso parte alla sua difesa, fronte su cui è rimasto fino al giorno del ritiro delle truppe. Appena tornato ha chiesto di essere mandato nuovamente al fronte contro lo Stato Islamico, in questi mesi ha partecipato all'avanzata delle forze siriane democratiche fino a Baghoz, combattendo fino al giorno in cui è caduto.

È nostro dovere oggi omaggiare la vita di Lorenzo, spesa al fianco degli oppressi, votata all'altruismo, esempio di coraggio e onestà. È nostra responsabilità seguire il cammino da lui intrapreso e schierarci ogni giorno in Italia, in Siria e in tutto il mondo, dalla parte dei valori per cui Lorenzo ha lottato e custodire la sua memoria facendo vivere i suoi ideali.

ŞEHÎD NAMIRIN - I MARTIRI NON MUOIONO
Combattenti Italian* YPG-YPJ

 

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