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Liya Akhedzhakova, 83 anni. Una delle attrici più amate in Russia. Liya non ha mai avuto paura di affrontare i dittatori. A 10 anni, ha scritto una lettera a Stalin chiedendo assistenza medica per sua madre che aveva contratto la tubercolosi, riuscendo a ottenerla. Durante la crisi costituzionale russa del 1993, con i carri armati per le strade di Mosca e il KGB a reprimere il dissenso, espresse sostegno a Boris Eltsin mentre criticando l'esercito per "non proteggerci dai sovietici" incoraggiato il popolo a "svegliarsi" o "i comunisti torneranno". In prima fila a protestare contro la persecuzione di Mikhail Khodorkovsky e l'incarcerazione di Vasily Aleksanyan. Per non parlare del clamoroso schiaffo al regime all'indomani dell'abbattimento del volo Malaysia Airlines 17 , quando ebbe il coraggio di leggere in pubblico una poesia di Andrey Orlov, "Requiem per MH17" scusandosi come russa per l'incidente. da qui, nel 2013, il del Moscow Helsinki Group per "la protezione dei diritti umani attraverso la cultura e le arti" e perchè "simpatizza con i deboli e disprezza i crudeli".
Ora, ha chiesto apertamente ai russi di condannare la guerra di Vladimir Putin in Ucraina. "Nessuno ci sta minacciando, nessuno ci sta attaccando" ha scritto in una lettera aperta" e poi "Spingere per una guerra è immorale e irresponsabile".
Come se non bastasse, ha donato 10mila dollari alle Forze Armate ucraine, e ha lanciato un appello al mondo della cultura e dello spettacolo: "Ho sostenuto l'esercito dell'Ucraina inviando $10.000 e vi esorto a fare lo stesso! Mi dispiace quanto è accaduto, mi dispiace per i nostri ragazzi. Desidero e farò di tutto perché questo finisca".
Liya, a 83 anni, è una meraviglia.
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