(ANSA) - MILANO - Una testimonianza in prima persona di chi fa cronaca quotidiana scrivendo della malavita organizzata, di mafia, ´ndrangheta, camorra, mettendo a rischio la propria vita.
Un giornalismo che riscopre il senso alto di una professione e che apre uno squarcio sulla possibilità di raccontare una verità scomoda. E´ questo il fil-rouge di ´Io non taccio-L´Italia dell´informazione che dà fastidio´, vincitore della sezione cultura del ´Premio Borsellino 2015´. Il libro (219 pp, 15 euro), edito da CentoAutori e con prefazione dell´ex procuratore capo di Napoli, Giovandomenico Lepore, racconta la storia di coraggio di 8 giornalisti. Federica Angeli, che vive sotto scorta dopo aver subito minacce per aver scritto sulle organizzazioni criminali attive sul litorale laziale. Giuseppe Baldessarro ha collezionato decine di querele e minacce di morte per le inchieste su ´ndrangheta e politica calabresi. Paolo Borrometi vive sotto scorta dopo aver subito minacce ed aggressioni fisiche per i suoi reportage su Cosa nostra (i suoi articoli hanno portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune ragusano di Scicli). Arnaldo Capezzuto ha subito intimidazioni e minacce per le sue inchieste sui clan della Camorra di Forcella (Napoli). Ester Castano ha subito intimidazioni per le sue inchieste sulle infiltrazioni della ´ndrangheta in alcuni comuni della Lombardia. Il suo lavoro ha portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Sedriano (Milano). Marilù Mastrogiovanni ha subito minacce e vessazioni dopo la pubblicazione di alcuni reportage sui rapporti tra politica e criminalità organizzata in Puglia. David Oddone è stato pesantemente intimidito dopo la pubblicazione di alcune inchieste sugli affari della criminalità organizzata nella Repubblica di San Marino. Roberta Polese ha dovuto fronteggiare una serie di azioni giudiziarie in sede civile e penale per un articolo pubblicato dal quotidiano Il Padova, per il quale lavorava, entrato in crisi e successivamente fallito.(ANSA). SI/ S42 QBXH
Fonte: Ansa legalità
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