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Joe Biden, l'uomo più potente al mondo.
Colui che ha tra le sue dita il pulsante del nucleare. Ieri, ha tenuto un discorso a Greensboro, Carolina del Nord, sulla crisi della catena di approvvigionamento.
Dopo la conclusione del comizio con il finale - più che condivisibile di questi tempi - "Dio vi benedica tutti" si è voltato allungando la mano con l'intento di stringerla a qualcuno, ma non ha trovato nessuno, non perchè qualcuno si fosse spostato, ma perchè non c'era mai stato. Incredulo, è rimasto alcuni secondi con il braccio proteso verso il nulla, imbarazzato a tal punto da pronunciare parole nel vuoto e poi, a passo disorientato, lasciare il palco.
C'è da preoccuparsi se si pensa che il destino della specie umana è nelle mani di un folle sanguinario e di un anziano petomane lievemente rincitrullito. Passando per uno scapigliato inglese un pò alcoolizzato, per un premier che sputa fuoco come un dragone e, fosse per lui, dichiarerebbe subito la guerra e per un ministro degli Esteri che sembra la riproduzione made in China della playmobil.
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