Il sanitario che rivela l´interruzione di gravidanza di una paziente commette reato

I Giudici della Quinta Sezione Penale della Cassazione, con la sentenza del 28 giugno 2016, n. 26811, hanno affermato che commette reato il sanitario che dopo aver appreso, per ragioni del proprio ufficio, che una paziente aveva proceduto ad interrompere la gravidanza, non può rivelarlo a terze persone senza un giustificato motivo.
Nel caso di specie l´imputata aveva proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza della corte territoriale che aveva confermato la condanna del primo giudice per avere rivelato un segreto d´ufficio in ambito sanitario.
I giudici di legittimità hanno respinto le tesi difensive dell´imputata secondo cui la stessa non avrebbe commesso alcun reato in quanto l´informazione è stata ricevuta dall´imputata "in costanza di servizio in ospedale" e pertanto la stessa era tenuta ad osservare il segreto professionale come dettato dall´art. 622 c.p. a nulla rivelando che la stessa non aveva avuto al contatto con la paziente.