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Revisione organica della normativa e predisposizione di circolari interpretative volte a semplificarne l'applicazione: questi gli interventi proposti sul sistema di antiriciclaggio disegnato dal D.Lgs. 231/2007, nel corso della riunione tenutasi nei giorni scorsi tra i Consigli nazionali degli Avvocati, dei Commercialisti e dei Notai ed il MEF.
L'incontro ha inaugurato i lavori del neo costituito tavolo tecnico, coordinato dal Viceministro all'Economia Sandra Savino, che avrà il compito di elaborare un piano di azione per il contrasto al fenomeno del riciclaggio che non sia più incentrato solo sulla capacità deterrente, ma che si dimostri aderente anche ai fondamentali principi di effettività e proporzionalità.
La norma che ha recepito in Italia la normativa comunitaria in tema di antiriciclaggio, si è, infatti, dimostrata insostenibile soprattutto per i professionisti, non solo per la mole di adempimenti ci sono soggetti, ma soprattutto per l'impianto sanzionatorio che prevede pene pecuniarie ingenti anche per violazioni a carattere formale.
Al termine della riunione, i tre presidenti dei consigli nazionali del notariato, degli avvocati e dei commercialisti, hanno espresso la rispettiva soddisfazione per il clima di collaborazione registrato nel corso della prima riunione nonché "per l'ampia disponibilità manifestata dal Viceministro Savino a lavorare a soluzioni condivise, con un percorso celere che porti alla redazione di proposte tecniche sulle quali l'esecutivo è pronto a confrontarsi con la massima apertura, consapevole di quanto la normativa antiriciclaggio possa essere eccessivamente penalizzante per i professionisti".
"Punto di partenza di ogni ragionamento su questa materia", hanno infine sottolineato i presidenti delle tre associazioni professionali, "è che le nostre professioni non intendono in alcun modo sottrarsi al proprio impegno per la legalità, che è, anzi, un pilastro insostituibile della nostra attività quotidiana".
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Paola Mastrantonio, avvocato; amante della libertà, della musica e dei libri. Pensiero autonomo è la mia parola d'ordine, indipendenza la sintesi del mio stile di vita. Laureata in giurisprudenza nel 1997, ho inizialmente intrapreso la strada dell'insegnamento, finché, nel 2003 ho deciso di iscrivermi all'albo degli avvocati. Mi occupo prevalentemente di diritto penale. Mi sono cimentata in numerose note a sentenza, pubblicate su riviste professionali e specializzate. In una sua poesia Neruda ha scritto che muore lentamente chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno. Io sono pienamente d'accordo con lui.