Dacia Maraini incontra i ragazzi

​Ieri 2 giugno, la scrittrice Dacia Maraini ha deciso di trascorre la giornata della Festa della Repubblica incontrando gli alunni delle terze classi della Scuola Media Giovanni Verga di Niscemi. 

 L' evento è stato organizzato dalla Scuola Media G. Verga di Niscemi in collaborazione con la  Demea  Eventi Culturali. La cittadina siciliana vive una preoccupante povertà educativa, la dispersione scolastica e l'emergenza educativa hanno raggiunto dati allarmanti e in passato  è stata triste protagonista di drammatici eventi che hanno visto coinvolti proprio i ragazzini in fatti gravi di cronaca come l'omicidio della giovane Lorena Cultraro. 

 Dacia Marini ha interloquito con i ragazzi delle terze classi a conclusione di un percorso didattico basato sulla lettura del suo romanzo "La lunga vita di Marianna Ucria ". E stato un evento emozionante in cui i ragazzi hanno posto decine di domande, alle quali la scrittrice ha risposto puntualmente. Ha risposto a tutte le domande: sul tema della condizione delle donne nel '700, sulle regole del romanzo storico, su come nasce la passione e l'ispirazione per lo scrivere e sulle tante curiosità che la lettura del romanzo ha suscitato nei ragazzi

 La scrittrice ha poi voluto indagare sulla loro condizione chiedendo ad ognuno dei ragazzi quali fossero le loro passioni e i loro interessi. Ha spronato i ragazzi a coltivare i propri interessi con passione per un percorso autentico della loro crescita. Si è soffermata poi sul valore educativo della pratica di alcune discipline sportive che abitua i ragazzi a rispettare le regole, nello stare insieme agli altri per una pacifica e civile convivenza. Infine ha spronato i ragazzi alla lettura per lo sviluppo della loro immaginazione. L'immaginazione ha detto è fondamentale per ampliare le proprie conoscenze e sviluppare la mente.

Almeno per un giorno, grazie agli insegnanti della scuola Media G. Verga, anche Niscemi ha potuto vivere un momento di grande respiro culturale altamente formativo per i nostri ragazzi.