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Via libera del Commissario Arcuri all'App "IMMUNI" che servirà a tracciare i vari contatti e a monitorare la diffusione del virus durante la Fase 2.
Il commissario straordinario per l'emergenza sanitaria Domenico Arcuri ha firmato ieri l'ordinanza che dà il via libera alla stipula del contratto di cessione gratuita della licenza d'uso sul software con la società Bending Spoons, che si impegna per il futuro ad occuparsi anche degli aggiornamenti necessari. L'Ordinanza e' la numero 10 del 16 aprile del Commissario straordinario Arcuri e' pubblicata sul sito del Governo e scaricabile qui di seguito.
Ma vediamo come funzionerà l'app di contact tracing? Intanto va detto subito che funzionerà solo su base volontaria e quindi nessuno sarà costretto ad utilizzarla, funzionerà con il Bluetooth.
La scelta sull'app della Bending Spoons è stata adottata dal gruppo di esperti istituito dal Ministro alla Salute Speranza e dal Ministro dell'innovazione, Pisano. La scelta è avvenuta dopo che il gruppo di esperti ha valutato le circa 300 proposte pervenute.
Tramite l'app si potranno ricostruire tutti gli spostamenti che il soggetto ha avuto e quindi individuare tutte le persone che con lui sono state in contatto.
La Società produttrice Bending Spoons S.p.A. che è uno dei primi sviluppatore di app d'Europa è stata fondata da un gruppo di giovani italiani a Copenhagen nel 2013, nel 2014 è tornata in Italia e ha i suoi uffici a Milano con oltre 150 dipendenti.
Per spirito di soliderietà, al fine di offrire un valido contributo per contrastare i covid-19 la società produttrice ha manifestato la volonta' di concedere la licenza d'uso in maniera gratuita e perpetua, unitamente al codice sorgente e a tutte le componenti applicative facenti parte del sistema.
Il modello di funzionamento dell'app prescelta che sarà su base volontaria e con garanzie per l'anonimato, ha avuto l'ok anche dalla Commissione Europea che ha dettato le regole a cui tutti i paesi UE dovranno attenersi idonee per il rispetto dell'anonimato e della riservatezza.
Da Bruxelles, fanno sapere che l'obiettivo delle app "non è seguire i movimenti delle persone o far rispettare le regole" perché questo "creerebbe rilevanti problemi di sicurezza e privacy". Per mantenere l'anonimato, è previsto che le app utilizzino un codice di identificazione anonimo e temporaneo.
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L´Avv. Giovanni Di Martino, coordinatore dello Studio insieme all´Avv. Pietro Gurrieri, nel 1986 ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l´Università degli Studi di Catania. Da oltre 25 anni esercita la professione di avvocato con studio in Niscemi (CL) ed è iscritto all´Albo degli avvocati del Consiglio dell´Ordine di Gela oltre che in quello speciale dei Cassazionisti e in quello delle altre Giurisdizioni Superiori.
Ha ricoperto la carica di amministratore del Comune di Niscemi (CL) e quella di Vice Presidente Nazionale della Associazione "Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie" (2007-2013),
Nel corso della sua carriera professionale ha assunto il patrocinio in favore di numerosi soggetti privati ed enti pubblici sia in sede giudiziaria ed extragiudiziaria, in diverse materie di diritto civile.