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Copia notificata incompleta, Sezioni Unite: ricorso ammissibile, carenza sanabile
La mancanza nella copia notificata del ricorso per cassazione (il cui originale risulti tempestivamente depositato) di una o più pagine non comporta l´inammissibilità del ricorso, ma costituisce un vizio della notifica sanabile, con efficacia "ex tunc", mediante la nuova notifica di una copia integrale, su iniziativa dello stesso ricorrente o entro un termine fissato dalla Suprema Corte, oppure per effetto della costituzione dell´intimato, salva la possibile concessione a quest´ultimo di un termine per integrare le sue difese.
Il principio è stato affermato, con una pronuncia che si colloca nell´alveo di quelle "storiche", dalle Sezioni Unite Civili della Suprema Corte di Cassazione, con Sentenza n. 18121, depositata il 14/9/2016.
Con la decisione in commento, le Sezioni Unite hanno composto un risalente contrasto giurisprudenziale, dando ragione a quella corrente, certamente minoritaria, che alla consegna al destinatario di una copia dell´atto notificato incompleta, in quanto mancante di alcune pagine, non faceva conseguire l´irrimediabile sanzione della inammissibilità della impugnazione, nonostante tale carenza ledesse il diritto della parte destinataria di poter apprestare una difesa adeguata.
L´indirizzo giurisprudenziale che i Supremi Giudici hanno ritenuto di sposare è stato invece quello minoritario, id est della sanabilità ex tunc, considerato che la circostanza della mancanza di una o più pagine nella copia notificata non comporta alcuna difformità rispetto al modello legale tipico ed è estranea a quel vizio esterno dell´atto che si traduce nella radicale carenza del potere stesso di impugnazione.
Le Sezioni Unite hanno peraltro richiamato alcuni precedenti (n. 4112/2007; n. 9262/2015) nei quali si era dato risalto all´originale dell´atto piuttosto che della copia notificata.
Indubbiamente, il principio delineato dalla Suprema Corte, anche se espressamente riferito alla notifica di un ricorso proposto innanzi al Giudice di legittimità, potrà essere suscettibile di applicazione generalizzata anche nelle Sedi di merito.
Sentenza allegata
Il principio è stato affermato, con una pronuncia che si colloca nell´alveo di quelle "storiche", dalle Sezioni Unite Civili della Suprema Corte di Cassazione, con Sentenza n. 18121, depositata il 14/9/2016.
Con la decisione in commento, le Sezioni Unite hanno composto un risalente contrasto giurisprudenziale, dando ragione a quella corrente, certamente minoritaria, che alla consegna al destinatario di una copia dell´atto notificato incompleta, in quanto mancante di alcune pagine, non faceva conseguire l´irrimediabile sanzione della inammissibilità della impugnazione, nonostante tale carenza ledesse il diritto della parte destinataria di poter apprestare una difesa adeguata.
L´indirizzo giurisprudenziale che i Supremi Giudici hanno ritenuto di sposare è stato invece quello minoritario, id est della sanabilità ex tunc, considerato che la circostanza della mancanza di una o più pagine nella copia notificata non comporta alcuna difformità rispetto al modello legale tipico ed è estranea a quel vizio esterno dell´atto che si traduce nella radicale carenza del potere stesso di impugnazione.
Le Sezioni Unite hanno peraltro richiamato alcuni precedenti (n. 4112/2007; n. 9262/2015) nei quali si era dato risalto all´originale dell´atto piuttosto che della copia notificata.
Indubbiamente, il principio delineato dalla Suprema Corte, anche se espressamente riferito alla notifica di un ricorso proposto innanzi al Giudice di legittimità, potrà essere suscettibile di applicazione generalizzata anche nelle Sedi di merito.
Sentenza allegata
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