Se questo sito ti piace, puoi dircelo così

Dimensione carattere: +

Separazione coniugi, Cassazione: garantire serenità ed equilibrio a minori, necessario acquisire loro opinioni

Lo hanno stabilito i Supremi Giudici della Cassazione con Sentenza n. 2770 del 2017.
Gli Ermellini, trattando il caso in esame, hanno avuto modo di precisare come il collocamento del minore presso la madre o presso il padre, in assenza di alienazione parentale, sia collegato prevalentemente all´interesse attuale del minore e al mantenimento della sua serenità e del suo equilibrio.
Nei casi di incertezza in ordine alla collocazione del minore diventa, dunque, necessaria l´audizione del minore in virtù del suo diritto ad esprimere le proprie opinioni e ad essere informato in ordine alle scelte che lo riguardano.
Antefatto
La Corte di Cassazione, prima sezione civile, ha respinto il ricorso proposto da una madre avverso la decisione della Corte d´Appello, che aveva stabilito la collocazione prevalente del minore presso il padre, nonché il versamento a suo carico di un assegno di mantenimento, seppure ridotto, a favore del bambino, in virtù della nuova situazione reddituale della donna e del suo convivente.
Motivi della decisione
I Supremi Giudici hanno riconosciuto la bontà della decisione del giudici d´Appello, confermando tale decisione, prima esemplificata, assolutamente rispondente alle esigenze del minore ed al suo sviluppo psichico.
D´altronde a seguito dell´audizione del minore si era evinto che lo stesso propendeva verso l´abitazione paterna in virtù delle maggiori attenzioni ricevute da una pluralità di soggetti legati al nucleo affettivo paterno.
L´audizione dei minori è prevista dall´art. 12 della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo ed è divenuta un adempimento necessario nelle procedure giudiziarie che riguardino fanciulli di almeno dodici anni (o anche di età inferiore laddove capaci di decidere); ciò in virtù del loro diritto ad essere informati e a esprimere le proprie opinioni nei procedimenti che li riguardano.
I Supremi Giudici, anche in virtù della totale mancanza di alienazione parentale, eccepita dalla donna, hanno condiviso quanto stabilito dai Giudici territoriali confermando l´assegnazione della collocazione prevalente presso il padre.
Si allega Sentenza.


Documenti allegati
Dimensione: 1,68 MB

 

Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.

Indifferenza Governo insensata e offensiva, Ordine...
Querelle Cassa Forense, si muove M.G.A., 15 propos...

Cerca nel sito